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La colpa è di Verstappen, Hamilton graziato: penalità all’olandese per lo scontro di Jeddah

I commissari hanno ritenuto Max Verstappen colpevole della collisione con Lewis Hamilton durante il GP dell’Arabia Saudita. L’olandese è stato punito con una sanzione di dieci secondi e due punti di penalità sulla sua Superlicenza F1.
A cura di Michele Mazzeo
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I commissari F1 hanno deciso: la colpa del tamponamento tra Lewis Hamilton e Max Verstappen avvenuto al 37° giro del GP dell'Arabia Saudita è dell'olandese. Il pilota Red Bull dopo esser stato ascoltato dai Commissari F1 insieme al britannico si è visto infatti comminare una penalità di 10 secondi che va dunque a sommarsi al suo tempo finale oltre a due punti sulla Super Licenza.

Secondo i Commissari infatti "il conducente dell'auto numero #33 (Verstappen, ndr) ha frenato improvvisamente (69 bar) e in modo significativo, con conseguente decelerazione di 2,4 g" causando quindi la collisione. Nessuna azione invece contro Lewis Hamilton che, nonostante non avesse intenzione di sorpassarlo in quel punto, non ha potuto evitare il tamponamento in quanto preso alla sprovvista dalla manovra repentina del rivale: "Pur ammettendo che il conducente dell'auto 44 (Hamilton, ndr) avrebbe potuto sorpassare l'auto 33 quando l'auto ha rallentato per la prima volta, capiamo perché lui (e il conducente dell'auto 33) non desiderava essere il primo ad attraversare la linea del DRS. Tuttavia, la frenata improvvisa del pilota della vettura 33 è stata giudicata irregolare dai Commissari Sportivi e quindi la causa predominante della collisione e quindi viene inflitta la penalità standard di 10 secondi per questo tipo di incidente" si legge infatti nella nota diramata dalla FIA.

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Per sua fortuna i dieci secondi di penalità che vanno aggiunti al suo tempo finale non costano la posizione a Max Verstappen che nella gara aveva tagliato il traguardo del circuito cittadino di Jeddah al secondo posto con oltre venti secondi di vantaggio rispetto al terzo classificato. Dopo tale sanzione inflitta al driver della Red Bull dunque non variano né l'ordine d'arrivo della gara di Jeddah (omologato dunque il risultato con la vittoria del britannico della Mercedes davanti all'olandese e al compagno di squadra Bottas) né la classifica piloti alla vigilia dell'ultimo decisivo round di Abu Dhabi che vede dunque i due contendenti al titolo arrivare a pari punti.

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