Il gesto di Leclerc verso la Ferrari che nessuno ha visto a Budapest: sfoga tutta la sua frustrazione

Charles Leclerc lascia lentamente la pista dell'Hungaroring al termine della gara del GP d'Ungheria della Formula 1 2025. Radio spenta, testa che scuote, passo lento verso il parco chiuso. La SF-25, partita dalla pole position grazie a una qualifica perfetta, ha chiuso solo al quarto posto.
Fino al secondo pit-stop, la gara era stata sotto controllo. Poi il crollo: passo inesistente, persino doppiati in rimonta su di lui, Norris in fuga con gomme più usurate, sorpassi facili di Piastri e Russell.
Il video che mostra il nervosismo di Leclerc a fine GP d'Ungheria
Le immagini della camera on-board mostrano un gesto eloquente: appena sceso dalla monoposto, il monegasco si abbassa di scatto verso l'abitacolo, dando l'impressione di sputare. Poi, mentre si allontana, si sfila con rabbia il guanto destro, come a volersene liberare il prima possibile. Segnali chiari di un nervosismo accumulato.
Il crollo della Ferrari SF-25 e lo sfogo via radio
A metà gara, il primo avviso: "Perderemo questa gara, stiamo perdendo così tanto tempo". Dopo l'ultima sosta, la situazione precipita. "È incredibilmente frustrante. Abbiamo perso tutta la nostra competitività. Mi dovete ascoltare! Dobbiamo trovare un'altra strada per risolvere questi problemi. Ora la macchina è inguidabile. Sarà un miracolo se finiremo a podio".
Il miracolo non c'è stato: anche Russell lo supera e il tentativo di difendersi andando oltre i limiti evidenti della sua macchina gli è anche costato una penalità. Solo a gara conclusa, Leclerc ammette: "Prima di tutto devo ritrattare quanto detto via radio. Pensavo fosse dovuto a una determinata cosa, ma poi ho avuto più dettagli. Si è trattato di un problema al telaio".
Le cause: problema tecnico o scelta obbligata?
Il monegasco ha raccontato di aver imputato il calo a una regolazione troppo aggressiva dell'ala anteriore effettuata durante l'ultima sosta. In realtà, il telaio era danneggiato, con conseguente perdita di carico aerodinamico. Dal muretto, il suo ingegnere di pista Bryan Bozzi gli aveva chiesto di evitare i cordoli per contenere i danni.

Ma le parole di Vasseur e un'ipotesi avanzata da Russell lasciano spazio a un'altra versione: il muretto Ferrari potrebbe aver deliberatamente alzato la pressione delle gomme al secondo pit-stop per evitare l'usura eccessiva del plank sotto la monoposto, che avrebbe comportato la squalifica. Una scelta che, se confermata, avrebbe compromesso la corsa per salvare il risultato.