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Il fratello di Oakes arrestato prima delle dimissioni dall’Alpine: il retroscena dopo le parole di Briatore

Il caso che scuote il paddock della Formula 1: William Oakes fermato con una grossa somma in contanti, poi le dimissioni improvvise di Oliver da team principal Alpine. Ufficialmente “motivi personali”, ma il tempismo solleva interrogativi.
A cura di Michele Mazzeo
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Il mondo della Formula 1 viene scosso da un nuovo caso giudiziario. Mentre Oliver Oakes, team principal dell'Alpine, annunciava a sorpresa le dimissioni subito dopo il GP di Miami, il fratello William Oakes veniva arrestato per trasferimento di beni illeciti.

Secondo quanto rivelato dal Telegraph, William, 31 anni, è stato fermato il 1° maggio nella zona di Silverstone Park. In suo possesso, una grossa somma di denaro contante. Il giorno dopo, l’accusa formale. "William Oakes, 31 anni, di Rugby, è stato accusato di trasferimento di beni illeciti venerdì 2 maggio… È comparso davanti al Tribunale di Northampton sabato 3 maggio ed è stato posto in custodia cautelare", ha infatti confermato un portavoce della Polizia Metropolitana alla testata britannica.

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La notizia è arrivata mentre Oliver si trovava negli Stati Uniti per la gara di Miami. L'ex kartista, che aveva assunto la guida dell’Alpine nella scorsa estate portando il team al sesto posto tra i costruttori, ha lasciato l’incarico senza commentare pubblicamente l’accaduto. Stando a quanto riportato, si sarebbe trasferito a Dubai subito dopo il GP.

Il nodo Hitech e il passato con Mazepin

Il nome degli Oakes è legato anche alla Hitech Grand Prix, la scuderia fondata da Oliver e della quale William è direttore registrato. Una squadra la cui proprietà è stata al centro di controversie politiche e legali, per via dei legami pregressi con l’oligarca russo Dmitry Mazepin, vicino a Vladimir Putin.

Fino al febbraio 2022, nove giorni prima dell’invasione dell’Ucraina, Mazepin deteneva il 75% di Hitech. Poi le azioni passarono a una nuova società fondata da Oakes, la Hitech Global Holdings Ltd, pochi giorni dopo le sanzioni UE e UK contro Mazepin e suo figlio Nikita. "Era sempre parte del piano strategico che Bergton Management uscisse da Hitech… e che io stesso ne possedessi l'intera proprietà", dichiarò Oakes all’epoca. Ma il deputato laburista Liam Byrne sollevò dubbi: "Non sembra che sia stato pagato alcun denaro per questo importante interesse economico… c'è un chiaro rischio che gli oligarchi stessero usando dei delegati".

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La smentita di Briatore e il giallo sulle dimissioni

Nei giorni successivi al ritiro di Oakes, si era parlato di una possibile frizione con Flavio Briatore, advisor esecutivo del team di Enstone, in merito alla gestione dei piloti. Tuttavia, mercoledì è arrivata la dichiarazione congiunta: "Le insinuazioni di una possibile rottura sono completamente false. Le ragioni dell’addio di Oakes non erano legate ad Alpine e sono di natura personale". Parole che fanno pensare che dietro le dimissioni di Oliver vi sia proprio la vicenda giudiziaria del fratello William. In attesa che l'indagine chiarisca i contorni del caso, non si può infatti non notare come le tempistiche siano quanto meno sospette.

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