Horner può perdere la metà dei 92 milioni di euro di buonuscita Red Bull: l’amara sorpresa dopo l’accordo

Christian Horner ha lasciato la Red Bull Racing con una buonuscita da capogiro: 80 milioni di sterline, circa 92 milioni di euro al cambio attuale, ottenuti per la risoluzione anticipata del contratto che lo legava alla scuderia austriaca fino al 2030. Un accordo che segna la fine di quasi vent'anni di gestione, durante i quali il 51enne inglese ha guidato la scuderia a otto titoli piloti e sei costruttori.
Un'uscita dorata, ma con un rovescio della medaglia. Secondo le analisi di OLBG e le stime fiscali riportate dal tabloid britannico Express, l'HMRC, l'Agenzia delle Entrate britannica, tratterrà circa 36 milioni di sterline (41 milioni di euro) dall'indennizzo, pari al 45% della somma. Alla fine, Horner potrà incassare "soltanto" 44 milioni di sterline (50 milioni di euro), poco più della metà del cifra iniziale.
Perché Horner perderà metà della cifra
La ragione sta nel regime fiscale della Gran Bretagna. Come ha spiegato l'esperta contabile Nicole Zalys di Money Squirrel, nota anche come The London Accountant: "La maggior parte dei guadagni della leggenda britannica delle corse automobilistiche saranno tassati al 45%, che è l'aliquota aggiuntiva per i redditi più alti".

Le indennità di fine rapporto non prevedono contributi previdenziali e le prime 30.000 sterline (34mila euro) sono esenti da imposte. Ma la somma ricevuta da Horner è talmente elevata da rientrare quasi interamente nella fascia più alta.
Il patrimonio di Horner dopo le tasse
Prima della buonuscita, il patrimonio di Horner era stimato in 40 milioni di sterline (46 milioni di euro). Dopo il pagamento al fisco, il suo patrimonio netto salirà a circa 85 milioni (97 milioni di euro), più del doppio rispetto al passato e ben superiore a quello della moglie Geri Halliwell, l'ex Spice Girl, accreditata di circa 31 milioni (35 milioni di euro).
Resta però lontanissimo dal suo grande rivale, Toto Wolff, patron Mercedes e miliardario, il cui patrimonio secondo Forbes ha superato il miliardo di euro.

La prospettiva di un ritorno in Formula 1
Oltre alla questione fiscale, resta il futuro professionale. Horner avrebbe rifiutato una buonuscita più alta da 110 milioni di sterline (126 milioni di euro), che però gli avrebbe impedito di rientrare in Formula 1 fino al 2030. Così facendo, ha tenuto aperta la porta a un ritorno nel paddock, che potrebbe concretizzarsi già nel 2026, anche se non dall'inizio della stagione. Tra le ipotesi, era circolata anche la voce di un suo ingresso in Alpine insieme a Bernie Ecclestone, smentita però dal manager del team, Flavio Briatore.
Un addio che "fa bene" allo Stato
Il contributo fiscale di Horner non è trascurabile: i 36 milioni di sterline (41 milioni di euro) che finiranno nelle casse pubbliche sarebbero sufficienti, secondo le stime di OLBG, a finanziare la formazione di oltre 500 nuovi infermieri del NHS, il servizio sanitario nazionale britannico.
Un dato che rende l'uscita di scena dell'ex boss Red Bull non solo una vicenda di sport e affari, ma anche un affare di interesse pubblico per l'impatto economico che genera.