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Hamilton e Leclerc rispondono alle dure accuse di John Elkann: “Daremo tutto sempre”

John Elkann dopo il GP del Brasile ha puntato il dito contro i piloti della Ferrari: “Parlino meno e si concentrino a guidare”. Sia Leclerc che Hamilton hanno risposto al presidente in modo sibillino.
A cura di Alessio Morra
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Il weekend di Interlagos è stato disastroso per la Ferrari. Hamilton e Leclerc ritirati entrambi. La classifica Costruttori, già di per sé non esaltante, perché non si lotta ‘solo' per il secondo posto, è diventata un pianto: da seconda a quarta la Ferrari che ha vissuto un day after terribile con le parole durissime, oltre che eccessive, del presidente John Elkann che ha puntato il dito contro i due piloti. Dopo l'affondo di Elkann è arrivata la risposta di Leclerc e Hamilton, che quasi in contemporanea hanno postato esaltando il gioco di squadra.

L'attacco di Elkann ai piloti della Ferrari

John Elkann dopo il GP del Brasile ha fatto un intervento durissimo, usando parole onestamente esagerate. Ha difeso la squadra e il team principal, ma ha messo alla gogna i due piloti: "Il Brasile è stata una grande delusione. Si può dire che da una parte ci sono i meccanici che stanno facendo il loro lavoro grazie alle loro prestazioni e a tutto ciò che è stato fatto durante i pit stop. Se si guardano i nostri ingegneri, non c'è dubbio che la macchina sia migliorata. I piloti si concentrino a guidare e a parlare meno. Abbiamo ancora qualche gara e non è impossibile arrivare al secondo posto".

Il tweet di Leclerc e la risposta indiretta al presidente

I piloti, che come insegna la storia della Formula 1 non possono essere amici o alleati, soprattutto se condividono lo stesso box e la stessa tuta, sembra sia siano coalizzati. Di sicuro a stretto giro sono arrivati due tweet che paiono di risposta al presidente. Prima ha postato Leclerc che ha scritto: "Un weekend molto difficile a San Paolo. È deludente tornare a casa con quasi zero punti per la squadra in un momento critico della stagione, quando si lotta per il secondo posto nel campionato costruttori. Da ora in poi la strada è in salita ed è chiaro che solo l'unità può aiutarci a ribaltare la situazione nelle ultime tre gare. Daremo tutto, come sempre".

Se le prime frasi sono di circostanze, le ultime invece sono più precise. Le parole paiono misurate, a ben guardare. C'è il richiamo all'unità e si sottolinea che si darà tutto, come sempre. Altra sottolineatura.

Hamilton: "Sostengo la mia squadra, non mi arrenderò mai"

Più diretto invece Lewis Hamilton, che con il suo stile è stato conciso ma incisivo: "Sostengo la mia squadra. Sostengo me stesso. Non mi arrenderò. Né ora, né allora, né mai. Grazie, Brasile, sempre". Anche lui si schiera con la squadra e annuncia che non si arrenderà in alcun momento. Non lo farà mai. Insomma, a 40 anni non ha voglia di mollare. D'altronde un grande campione non molla mai.

Parole e musica chiarissime. I due piloti non sembrano aver digerito bene le parole del presidente Elkann. Il prossimo GP è quello di Las Vegas, si terrà il 23 novembre, vedremo in pista la Ferrari come si comporterà e vedremo se arriverà qualche altra stoccata da parte dei piloti.

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