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Hamilton distrugge Nelson Piquet: “Arcaico, è tutta la vita che vengo preso di mira”

Lewis Hamilton risponde per le rime a Nelson Piquet, che lo aveva offeso con delle orribili parole razziste: “La mentalità deve cambiare, è tempo di agire”.
A cura di Alessio Morra
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L'avvicinamento al Gran Premio di Gran Bretagna di Silverstone è ricco di polemiche, che stavolta non hanno nulla a che fare con la pista. Perché sono spuntate delle parole orrende, offensive di Nelson Piquet nei confronti di Lewis Hamilton. Offese razziste, brutte, becere che sono state condannate dalla Formula 1, oltre che dalla Mercedes. Lewis, come suo solito, non si è nascosto, e ha risposto al pilota brasiliano, che negli anni '80 è stato tre volte campione del mondo.

Bisogna tornare molto indietro per capire dove e come nasce la polemica. Lo scorso novembre a Nelson Piquet chiedono un'opinione sul contatto tra Hamilton e Verstappen del Gp di Silverstone – contatto in cui ebbe la peggio Max che si ritirò, Lewis con una grande rimonta. Piquet, che tra le altre cose è il suocero di Verstappen, non è mai stato un uomo politically correct e ancora una volta ha superato il limite dicendo: "Il n****etto ha posizionato la macchina in modo che Verstappen non potesse sterzare. Il n****etto l’ha fatto perché sapeva che quella curva non avrebbero potuto farla in due. È stato fortunato che solo l’altra macchina sia andata a sbattere, ha agito in modo sporco".

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Parole che quando le pronunciò, cioè lo scorso novembre, non ebbero un grande eco, ma sono rimbalzate sui social nelle ultime ore e a quel punto è arrivata la netta condanna della Formula 1: "Il linguaggio discriminatorio o razzista è inaccettabile in qualsiasi forma e non ha alcun ruolo nella società. Lewis è un incredibile ambasciatore del nostro sport e merita rispetto. Gli instancabili sforzi di Hamilton per aumentare la diversità e l'inclusione sono una lezione per molti e qualcosa in cui ci impegniamo in F1″, seguita a ruota dal team Mercedes.

E poi è arrivata la risposta del sette volte campione del mondo che non ha mai citato Piquet, ma ha detto: "È più della lingua. Queste mentalità arcaiche devono cambiare e non hanno posto nel nostro sport. Sono stato circondato da questi atteggiamenti e ho preso di mira tutta la mia vita. C'è stato un sacco di tempo per imparare. È giunto il momento di agire".

Prima aveva scritto un altro tweet, scritto anche in portoghese (forse per farsi capire da Piquet o forse perché sa che in Brasile lo amano tanto): "Andiamo a cambiare la mentalità". Come non essere d'accordo con Hamilton.

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