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Come sono andati i test F1 della Ferrari al Mugello: cosa filtra sulla nuova sospensione della SF-25

Durante il secondo filming day stagionale, la Ferrari ha testato al Mugello la nuova sospensione posteriore della SF-25. In pista Leclerc e Hamilton per valutare l’efficacia della modifica più attesa dell’anno. Ecco cosa è emerso.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo il test TPC con la vettura del 2023 andato in scena mercoledì, la Ferrari ha completato al Mugello anche i 200 km previsti dal regolamento FIA nel secondo filming day stagionale, sfruttando l'occasione non solo per riprese promozionali ma per una prova cruciale sulla nuova sospensione posteriore della SF-25. Alla guida si sono alternati Charles Leclerc e Lewis Hamilton, 19 giri ciascuno sul tracciato toscano.

Il punto centrale del test era valutare gli effetti della modifica voluta da Loic Serra, direttore tecnico Ferrari, per rendere la monoposto meno sensibile alle variazioni di altezza da terra, problema che ha condizionato il rendimento della rossa nella prima parte del Mondiale di Formula 1 2025. Il retrotreno della SF-25 è infatti da inizio stagione uno dei punti più critici del progetto, penalizzando il bilanciamento e la messa a punto della vettura. Il nuovo schema mira a stabilizzare la piattaforma aerodinamica, aumentare l'effetto anti-squat e migliorare l'utilizzo degli pneumatici.

La sospensione aggiornata si distingue per il diverso attacco del braccio superiore alla scatola del cambio. Una soluzione meno estrema rispetto a quella vista sulla Mercedes, ma che dovrebbe garantire reazioni più progressive e un miglior controllo dell'altezza da terra, evitando l'eccessivo consumo del plank nei curvoni veloci.

Secondo quanto riportato da Motorsport Italia, "Leclerc non avrebbe trovato una grande differenza con la nuova soluzione che, comunque, verrà portata in Belgio". Tuttavia, secondo quanto filtra, i dati raccolti – incrociati con quelli ottenuti nella giornata precedente con la SF-23 guidata da Zhou e Fuoco e con i pochi chilometri fatti da Antonio Giovinazzi con la SF-25 con la vecchia sospensione posteriore – sembrerebbero confermare che la modifica sia stata promossa.

Le immagini del Mugello mostrano una Ferrari più bassa sull'asfalto, segnale del miglioramento nella gestione delle sollecitazioni verticali. Il circuito, con le sue curve veloci e i cordoli da aggredire, ha offerto un banco di prova ideale per una verifica dinamica della nuova configurazione. In fabbrica il miglioramento era stato quantificato in un decimo al giro, ma l'obiettivo reale è più ampio: allargare la finestra di utilizzo delle gomme e offrire ai piloti una monoposto più prevedibile e meno nervosa.

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Il tutto in vista del GP del Belgio a Spa, dove ci sarà la Sprint e il margine per affinare la messa a punto sarà minimo. A Maranello sanno che il pacchetto 2025 non potrà più lottare per il titolo, ma ogni aggiornamento utile a blindare il secondo posto nel mondiale Costruttori – e magari ottenere qualche vittoria sporadica – diventa ora essenziale.

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