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Christian Horner può tornare subito in F1 con ruolo inedito: vuole diventare azionista dell’Alpine

Dopo il licenziamento dalla Red Bull, Christian Horner prepara il rientro immediato in Formula 1 con un ruolo inedito: non solo manager, ma azionista. L’obiettivo è l’Alpine, dove il 24% delle quote è in vendita. Sullo sfondo l’asse con Flavio Briatore, i motori Mercedes e la rivalità con Toto Wolff.
A cura di Michele Mazzeo
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Il licenziamento di Christian Horner dalla Red Bull, arrivato il 9 luglio in modo del tutto inaspettato, non ha chiuso la sua storia in Formula 1. Dopo vent'anni alla guida del team di Milton Keynes, il manager britannico guarda avanti e prepara un ritorno immediato nel paddock, ma a condizioni diverse: non solo team principal, ma anche azionista.

È il modello già sperimentato dal suo storico rivale Toto Wolff in Mercedes, quello che Horner considera l'unico davvero compatibile con il controllo strategico che pretende. E il team che oggi può offrirgli questa opportunità è l'Alpine.

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Secondo quanto riportato da De Telegraaf, testata da sempre ben informata sulle dinamiche Red Bull e delle persone che gravitano o hanno gravitato intorno ad essa, Horner avrebbe riunito un gruppo di investitori ed è in trattativa per rilevare una quota del team francese. L'assetto societario è chiaro: Renault detiene il 76%, mentre il 24% è in mano al fondo americano Otro Capital, che starebbe valutando l'uscita.

È proprio quella percentuale il vero obiettivo. Un ingresso come socio consentirebbe al 52enne britannico di rientrare in Formula 1 senza sottostare a una struttura gerarchica tradizionale, evitando di riferire a un CEO e garantendosi un ruolo centrale nelle decisioni. Alla richiesta di chiarimenti l'ex team principal della Red Bull non ha smentito, come riportato dal giornalista Erik Van Haren: "Alla domanda, Horner non ha negato di essere in trattative con Renault/Alpine, ma non ha voluto rilasciare ulteriori dichiarazioni".

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Lo scenario avrebbe contorni quasi surreali. Horner in Alpine insieme a Flavio Briatore, suo storico alleato, con una squadra che dal 2026 utilizzerà motori Mercedes, quelli del rivale Wolff. Ma è proprio Briatore, oggi consulente esecutivo del team di Enstone, la chiave politica dell'operazione. La sua presenza rende l'Alpine terreno fertile per un manager che ha costruito la Red Bull vincendo tutto: quattro titoli con Vettel e un altro ciclo dominante con Verstappen.

Dopo una separazione maturata tra lotte di potere interne, scandali e risultati in calo, Christian Horner cerca ora una sfida diversa. Entrare in Alpine da azionista non sarebbe solo un ritorno in Formula 1: sarebbe il modo di riscrivere il proprio ruolo nel Circus, da uomo di comando in pista a proprietario con visione industriale. Un cambio di pelle che può cambiare anche il futuro del team francese.

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