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Binotto spalle al ‘muretto’, non vede errori di strategia della Ferrari: “Scelte giuste, solo sfortuna”

La Formula 1 ripartirà il 28 agosto dal Belgio, la Casa di Maranello ci arriva con l’animo inquieto e la consapevolezza che fare un miracolo non basta per battere la Red Bull (e Verstappen) quando si commettono errori imperdonabili. La difesa d’ufficio di Binotto non convince.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Team Principal della Ferrari, Mattia Binotto, accanto a Charles Leclerc. La F1 è in pausa ma gli errori commessi dalla Ferrari anche in Ungheria tolgono il sonno allo staff delle Rosse.
Il Team Principal della Ferrari, Mattia Binotto, accanto a Charles Leclerc. La F1 è in pausa ma gli errori commessi dalla Ferrari anche in Ungheria tolgono il sonno allo staff delle Rosse.

Scelte coraggiose ma sfortunate. Al Team Principal della Ferrari, Mattia Binotto, fischiano ancora le orecchie per le polemiche che hanno scandito gli ultimi Gran Premi prima della pausa. La Formula 1 ripartirà il 28 agosto dal Belgio, la Casa di Maranello ci arriva con l'animo inquieto e la consapevolezza che fare un miracolo non basta per battere la Red Bull (e Verstappen) quando si commettono errori imperdonabili.

In Ungheria la decisione di montare ‘gomme hard' ha penalizzato Leclerc e quando il monegasco è stato richiamato ai box per il pit-stop la toppa s'è rivelata peggio del buco… quel tipo di pneumatico era sconsigliato, lo sapevano anche al muretto della Rossa, eppure è stato utilizzato.

Come farsi del male da soli, lasciando all'avversario punti d'oro con la sensazione di gettare alle ortiche ogni chance mondiale. Quando Hannah Schmitz (l'ingegnera della Red Bull che c'è dietro i successi di Verstappen) se n'è accorta ha cambiato in corsa il piano gara e capitalizzato al massimo il vantaggio acquisito su pista portando l'olandese sul podio più alto.

Perché? Binotto provò allora a spiegare quale fosse il senso di quella opzione, quale riflessione ci fosse dietro ma le ragioni espresse non hanno mai convinto abbastanza ad accettare quel chiarimento sull'ennesima strategia incomprensibile e penalizzante per le ambizioni di vittoria. "La nostra decisione era basata su dati che avevamo", disse l'ingegnere ma quelle parole alimentarono solo perplessità.

Il pit-stop delle polemiche in Ungheria_ la Ferrari ha sbagliato scelta delle gomme ed è stata costretta a un cambio in corsa che ha favorito la Red Bull.
Il pit-stop delle polemiche in Ungheria_ la Ferrari ha sbagliato scelta delle gomme ed è stata costretta a un cambio in corsa che ha favorito la Red Bull.

Le immagini del sacchetto di plastica finito nelle prese d'aria della vettura di Sainz è stata la riprova che "se qualcosa può andar male, lo farà". La cosa preoccupante è che alla Ferrari è successo troppe volte nel corso della gestione sportiva, trasformando l'euforia e l'ottimismo in rabbia e depressione.

"Non puoi essere perfetto, è impossibile. Non lo sarai mai – ha ammesso Binotto nell'intervista a motorsport.com -. Dobbiamo sicuramente migliorare sotto molti aspetti… aerodinamica, telaio, power unit, strategia".

Quest'ultima parola è un nervo scoperto e la difesa d'ufficio culmina con un'affermazione che sparge sale sulle ferite: "Credo di avere una grande squadra che si occupa della strategia e non credo sia un nostro punto debole. Non sono convinto che quello che abbiamo fatto fosse sbagliato, abbiamo preso quelle che erano le decisioni giuste nel momento in cui sono state prese, e a volte si sono rivelate sfortunate, non sbagliate".

Come si esce da questa situazione? Quale Ferrari si vedrà all'opera sulla pista di Spa-Francorchamps? Nove gare in 12 settimane sono sufficienti per risalire la china e lasciare alle spalle ogni cosa? Binotto dispensa fiducia e, al tempo stesso, chiarisce un punto del suo ragionamento, traccia una linea spartiacque tra le aspettative e i reali obiettivi della scuderia.

"Sono convinto che abbiamo il potenziale per vincere delle gare. Il nostro obiettivo era tornare a essere competitivi ed esserlo per l'intera stagione. Abbiamo iniziato bene e finora siamo rimasti competitivi grazie a un buon lavoro di sviluppo della monoposto".

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