L'obiettivo del Napoli è tornare nella zona Champions e vogliamo giocare la Champions League. La formazione? Ci sarà solo qualche cambio di posizione, e io non amo giocare con le due linee da quattro. A livello di preparazione ci pensiamo la settimana prossima, tra pochi giorni si gioca e dobbiamo ricominciare a vincere. Insigne? Io punto su tutti i miei giocatori. Lui è nato qui, è un patrimonio di questa società.

Ho lasciato casa a dodici anni, le origini e le tradizioni ti restano sempre, e si segue facendo quello che facevano il nonno e il bisnonno. Io sono orgoglioso di essere del Sud. Lo dico perché mia moglie è italo-scozzese e quando pensa lo fa in inglese. Io invece penso in calabrese e poi lo metto in italiano.

Amo il mare, vengo da un paese di mare, ma ora devo saperci andare per mare, perché è un mare grande. Chi mi conosce sa che io non ho paura di nulla. Ho la consapevolezza di aver portato grande professionalità con i miei collaboratori, e ora si parla tutti la stessa lingua. Spero di fare risultati. 41 anni, venire qua è un motivo d'orgoglio. Perché il Napoli è una squadra importante, ho rinunciato a tante offerte, perché non mi piacevano le squadre offerte, dobbiamo lavorare tanto.

Quando le cose non vanno bene, si va sempre alla ricerca degli alibi. Questo è un problema di noi esseri umani, ora dobbiamo pensare cosa non ha funzionato nel campionato italiano. Possiamo migliorare la linea di difesa, su come palleggiare. Questa è una squadra che vederla al settimo posto crea un po' di imbarazzo. La squadra ne è consapevole. Il mio obiettivo è quello di andare in Champions League, possiamo farlo, io lo scorso anno l'ho persa per un punto.

Perché ho accettato il Napoli? Beh, è facile: negli ultimi 10 anni il Napoli è stato protagonista in Italia e in Europa. È una grande squadra nonostante sta attraversando un periodo non positivo. I giocatori mi piacciono tantissimo e sono al 99% funzionali all'idea di gioco che ho in mente. Ho passato 12 ore in macchina e domenica intorno alle 21 ho incontrato il presidente alla Filmauro.

Questa è una squadra che non può stare fuori dall'Europa. L'obiettivo è quello di recuperare i punti rispetto a due o tre squadre. Dobbiamo cercare di arrivare al quarto posto. Noi dobbiamo giocare in un certo modo e dobbiamo preparare bene le prossime due partite, dobbiamo recuperare terreno. Io devo aiutare squadra e società, ora dobbiamo viaggiare di pari passo. 

Il presidente del Napoli ha passato poi la parola a Gattuso: "Abbiamo qui Gattuso, abbiamo Ringhio Star, possiamo parlare con lui e sta a voi sottoporlo al vostro tiro a bersaglio". Ma prima di lasciare la parola al tecnico parlando di Sarri, che ha ispirato Gattuso, lo ha definito ‘Arrigo Sarri'.

Mi sembra doveroso ringraziare Ancelotti che ci ha seguito finora, io rimango suo amico, lo ero prima e lo sono anche ora, tra noi c'è un rapporto limpido, sincero. Mi dispiace di aver letto che tra me e Ancelotti ci siano stati dei dissapori, dei contrasti, l'ho più volte rinnegato, mi dispiace che le cose siano andate così. Molto spesso tra marito e moglie si divorzia e si mantengono buoni rapporti. Non siamo marito e moglie, abbiamo coltivato un sogno e abbiamo capito che dovevamo chiudere questa esperienza, dovevo salvaguardarlo e gli ho detto: ‘Caro Carlo ognuno deve andare per la sua strada'.

La prima decisione di Gennaro Gattuso da allenatore del Napoli è portare la squadra in ritiro a Castel Volturno in vista della gara con il Parma. Una decisione comprensibile, per la necessità del neo tecnico di conoscere meglio il gruppo e fare gruppo, ma non scontata alla luce di quanto accaduto sotto la gestione Ancelotti, con la reticenza da parte dei giocatori ad accettare un modello organizzativo di questo tipo.

Come hanno preso l'esonero di Carlo Ancelotti i tifosi del Napoli? Al San Paolo il pubblico ha applaudito a lungo l'allenatore, tributando una standing ovation dopo la vittoria contro il Genk. In città prevale il partito di coloro che non avrebbero voluto vedere l'allontanamento di un tecnico così esperto.

Gennaro Gattuso ha raggiunto il centro sportivo del Napoli. Manca poco all'ufficialità da parte del club. Una volta incontrato il presidente Aurelio De Laurentiis, il neo allenatore metterà nero su bianco e poi dirigerà anche il primo allenamento ufficiale con la squadra.

Gennaro Gattuso non incontrerà Carlo Ancelotti che è già stato al centro sportivo per prendere gli ultimi effetti personali rimasti. Intorno alle 11 fa l'ex allenatore azzurro ha lasciato Castel Volturno in auto chiudendo del tutto la sua esperienza in azzurro.

Il presidente del Napoli ha raggiunto quartier generale della squadra a Castel Volturno: qui aspetterà Gennaro Gattuso per la firma e la presentazione alla squadra.

Gennaro Gattuso è arrivato a Napoli nella tarda mattinata ed è pronto a iniziare l'avventura alla guida della squadra che martedì sera ha battuto il Genk e conquistato la qualificazione agli ottavo di finale di Champions. A Castel Volturno firma in calce al contratto e poi il primo allenamento della nuova esperienza.