Viviani ci ha preso gusto, nuovo finale alle Sei Giorni di Grand: “Per rispetto di chi ha creduto in me”

Doveva essere l'ultimo atto, quello sull'anello mondiale di Santiago del Cile, dove Elia Viviani ha alzato le mani al cielo per festeggiare un oro epico con cui concludere una carriera altrettanto pazzesca. Ma c'era un ultimo sassolino che rotolava nello scarpino del campione italiano, e così la notizia ufficiale che farà ancora un secondo finale, in un vero e proprio tempio della pista per il ciclismo, la Sei Giorni di Grand in Belgio.
Perché Viviani ha deciso di correre in Belgio con i colori della Lotto
Il motivo? Un atto dovuto e sentito per chi ha creduto in lui fino alla fine, quando nell'ultima stagione ha faticato a trovare una squadra che investisse su un 36enne agli ultimi colpi. Elia Viviani non dimentica confermandosi oltre che un campionissimo, anche un grande uomo: "Come forma di divertimento ma anche come forma di ringraziamento al team Lotto che mi ha offerto la grande possibilità di disputare questa ultima stagione" ha raccontato a L'Arena. "E ad un Paese dove ho vissuto bei momenti anche nelle corse su strada".
Elia Viviani a Grand nel "tempio della pista": trionfò già nel 2018
Dunque, appuntamento tra il 18 e il 23 novembre, laddove l'anello belga ha scritto pagine straordinarie per il ciclismo su pista dove hanno vinto fior di campionissimi di ogni tempo, dagli stessi azzurri Risi e Villa a mostri sacri come Wiggins, Cavendish, Morkov. E lo stesso Viviani che trionfò nel 2018 insieme a Ilije Keisse. Ora ritornerà in pista insieme a Jasper De Buyst, suo compagno alla Lotto dove lo ha guidato decine di volte in volata e che a Gand ha già vinto in due edizioni, nel 2013 e 2014.
Elia Viviani: "Quando decisi di fare un altro anno non era un capriccio. E l'ho dimostrato"
Nessun capriccio, nessun ripensamento: Elia Viviani non tornerà sui propri passi e la sua avventura nel ciclismo professionistico su strada e pista si è chiuso in Cile. A Grand sarà solamente l'occasione di regalare il giusto tributo ad una terra che vive da sempre su due ruote e che ha amato campioni come il veronese e nei confronti della Lotto Cycling Team, formazione belga che ha regalato a Viviani la possibilità di poter gareggiare ad altissimi livelli fino alla fine: "Quando, un anno fa, mi misi a cercare squadra non era un capriccio. Era perché puntavo forte sul Mondiale di Santiago e perché ci tenevo a dimostrare di poter ancora vincere su strada, e così è stato con due vittorie" ha concluso Viviani che così regalerà l'ultimo tribuno da campione a chi ha creduto in lui.