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Per i Mondiali in Ruanda, tutti i ciclisti saranno dotati di GPS: mai più un’altra Muriel Furrer

“Tutti i ciclisti saranno monitorati in tempo reale, cosicché eventuali misure necessarie possano essere intraprese senza ritardi”. Questa la nota ufficiale dell’UCI per munire di segnalazione GPS le bici dei corridori ed evitare un’altra drammatica morte, come quella di Muriel Furrer avvenuta ai Mondiali di Zurigo 2024.
A cura di Alessio Pediglieri
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L’Unione Ciclistica Internazionale ha deciso di ufficializzare l’utilizzo di un segnalatore di posizione GPS che tutti i corridori in gara ai Mondiali di Kigali 2025, in programma da domenica 21 a domenica 28 settembre, dovranno indossare. Uomini, donne, juniores: indistintamente. L'UCI ha così deciso per la scelta più ovvia – ma non scontata – di aumentare ancor più il livello di sicurezza e di salvaguardia per i partecipanti, a distanza di un anno dalla tragica scomparsa, durante i Mondiali di Zurigo 2024, della giovane atleta svizzera Muriel Furrer.

La drammatica morte di Muriel Furrer ai Mondiali di Zurigo: non fu soccorsa in tempo

Mai più un'altra drammatica disgrazia come quella accaduta alla povera Muriel Furrer che morì a seguito di un disastroso incidente che sollevò enormi problematiche attorno alla reale sicurezza in gara dei ciclisti. L'atleta svizzera rimase infatti a lungo senza soccorsi a seguito di una caduta avvenuta in gara, perché nessuno si accorse subito dell'incidente perché lungo il percorso non vi era adeguata copertura GPS. Ora in vista dei nuovi Mondiali, l'UCI ha obbligato tutti a inserire un segnalatore GPS che sarà installato sotto tutte le selle delle biciclette di tutti i corridori che saranno in gara durante le gare iridate.

Il segnalatore GPS ai Mondiali di Ciclismo: come funziona il sistema

Il sistema di segnalazione che verrà utilizzato è stato già varato dalla stessa UCI nell'ultimo Giro di Romandia femminile. Ma è stato anche oggetto di forti discordanze tra l'Unione Ciclistica e alcuni Team sulle modalità di utilizzo e applicazione. Motivo per il quale, alcune squadre furono escluse dalla gara. Ora, lo stesso procedimento sarà reso obbligatorio in Ruanda: "I segnalatori saranno monitorati in tempo reale dal centro di controllo dell’Unione Ciclistica Internazionale – si legge nella nota – E la posizione di ogni atleta sarà trasmessa a tutte le entità potenzialmente interessate, ovvero organizzatori, commissari di gara, medici e servizi di sicurezza, in modo che eventuali misure necessarie possano essere intraprese senza ritardi".

David Lappartient: "Importante e necessario, soccorsi costanti e immediati"

Probabilmente anche in questo senso, il Mondiale africano entrerà nella storia del ciclismo, compiendo un passo di non ritorno verso la sicurezza generale dei ciclisti: "E' un progresso importante e necessario sul tema della sicurezza in gara. Con questo metodo, ogni incidente che potrebbe passare inosservato sarà invece prontamente riscontrato e sarà possibile assistere la persona coinvolta il più velocemente possibile" ha sottolineato David Lappartient, presidente dell’UCI. "I servizi che sono già in strada al seguito della corsa potranno così entrare in azione in tempo reale".

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