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Oier Lazkano supportato da una task-force medico-legale: “Scelta doverosa per la mia reputazione”

Oier Lazkano, sospeso per sospetto doping e licenziato in tronco dalla Red Bull BORA ha rotto il silenzio: “Sono un atleta integro e una persona integerrima, difenderò il mio onore fino alla fine”. E per farlo ha creato una task force medico-legale: “Scelta necessaria”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il "caso" Oier Lazkano sta facendo discutere il mondo del ciclismo di fronte agli ultimi sconcertanti avvenimenti che hanno coinvolto il giovane campione spagnolo. Fermo praticamente per quasi tutta la stagione 2025, sospeso dall'UCI per irregolarità nel passaporto biologico con sospetto di doping, licenziato in tronco dalla Red Bull BORA hangrove. Un incubo ad occhi aperti per il 25enne che ha finalmente rotto il silenzio anche di fronte alle ultime illazioni sulle sue reali condizioni di salute: "Pronto a difendere ad ogni costo la mia integrità e reputazione, mai fatto uso di doping o sostanze proibite" ha dichiarato in una nota diffusa dal suo nuovo team medico-legale che lo sta seguendo da vicino.

Cos'è successo a Lazkano: dall'assenza dalle gare alla sospensione e licenziamento

Una situazione complicata, decisamente anomala, in attesa di sviluppi. La sospensione di Lazkano da parte dell'UCI non corrisponde ad una manifesta colpevolezza o ad una accusa precisa di aver praticato doping o utilizzato sostanze proibite ma è un atto dovuto per proseguire agli accertamenti di rito. Intanto, però, il 25enne spagnolo è stato licenziato in tronco dalla sua ex squadra senza apparente motivo,  scatenando una serie di congetture attorno alla sua persona e, soprattutto, alla sua integrità.

Il team medico-legale attorno a Lazkano: "Misura necessaria"

Dopo giorni di silenzio, Oier Lazkanoha rotto il silenzio, con un comunicato ufficiale fatto rilasciare da chi lo sta seguendo, un team di esperti sia sul fronte medico – dove è pronto a confutare qualsiasi dubbio attorno all'uso di doping – sia sul fronte legale – dove lavorerà sul licenziamento da parte della Red Bull BORA per valutarne la liceità. "Una scelta doverosa" ha spiegato nella nota "affinché vengano prese tutte le misure necessarie, con l'obiettivo di dimostrare la mia integrità. Confido nella verità e nella giustizia sportiva."

Lazkano al contrattacco: "Alteta integro e persona integerrima"

"Sono un atleta integro e una persona integerrima. Difenderò la mia reputazione e farò tutto il necessario per dimostrare la mia innocenza. Dimostrerò anche di non essere mai stato coinvolto in alcuna condotta illegale". Il pensiero di Lazkano è diretto al punto: venire scagionato da qualsiasi accusa e salvare la propria reputazione da astro nascente del ciclismo professionista:  "Ho sempre seguito le regole, così come i valori che sono importanti nel ciclismo attraverso l'impegno e l'allenamento quotidiano, la dedizione e l'onestà, sono stato in grado di costruire e sviluppare la mia carriera."

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