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La morte di Davide Rebellin

L’ultimo saluto a Rebellin si tramuta in un grido di rabbia: “Vergogna, fermate queste stragi!”

Frasi crude, pronunciate da Gilberto Simoni, ai funerali insieme ad altri ex campioni del ciclismo, come Bugno e Chiappucci: “Facciamo tutti che la sua morte non sia vana”. Davide Rebellin è morto mentre era in bici, investito da un camion lo scorso 30 novembre. A 51 anni.
A cura di Alessio Pediglieri
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Oggi, 23 dicembre 2022, è arrivato l'ultimo commosso saluto a Davide Rebellin, il campione scomparso a 51 anni, investito mortalmente lo scorso 30 novembre da un camionista, mentre si allenava. Il funerale si è tenuto venerdì mattina, alle 10, nel Duomo di Lonigo che ha visto un'immensa folla radunarsi sul sagrato e tantissimi volti noti del ciclismo e dello sport italiano.

C'erano tutti per salutare Davide Rebellin per l'ultima volta: presenti in chiesa i dirigenti, gli attuali e gli ex compagni di squadra. Non sono voluti mancare anche Gianni Bugno, Gilberto Simoni e Claudio Chiappucci che hanno condiviso con Rebellin gli anni 90 in sella alla bici. L'ex campione vicentino investito sulle strade di casa, a Montebello, è stato travolto da un camion che non si è fermato dopo l'impatto lasciandolo sull'asfalto.

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Per le indagini in corso e che si sono concluse solo qualche giorno fa, il rito funebre è stato posticipato ad oggi, per permettere anche la riesumazione della salma. Davide Rebellin adesso può essere trasportato nel cimitero della frazione di Madonna di Lonigo, dove riposerà in pace, in una funzione riservata unicamente ai familiari più stretti. Al rito funebre ha partecipato l'intera cittadinanza che si è raccolta all'esterno del Duomo sin dalle prime ore della mattinata per salutare Rebellin la cui improvvisa e tragica scomparsa ha aperto un feroce dibattito pubblico sulla sicurezza stradale verso i ciclisti che troppo spesso sono vittime sacrificate alla pirateria della strada.

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Dibattito che è ritornato nel ricordo struggente di Gilberto Simoni, amico e compagno di lunga data di Rebellin durante i funerali: "Che rabbia perdere tutti questi campioni, un padre, un figlio, un uomo un amico. Che rabbia e che vergogna che ho perché non si riesce a fermare queste stragi sulla strada. Quanto ci vuole ancora per una legge che possa tutelare le persone? Che Italia è questa se si manca di rispetto per i nostri figli e per i nostri padri?" si è domandato il due volte vincitore del Giro d'Italia. "Chiediamo giustizia, una giustizia equa e giusta: che Davide sia da esempio per tutti e che la sua morte non sia vana ma sia d'esempio perché qualcuno possa dare fine a questa strage".

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Rispettoso silenzio, racchiuso nello sconforto e nel dolore, della famiglia di Rebellin che ha affidato il proprio pensiero al sindaco di Lonigo: "Davide sei nato luminoso e hai vissuto per illuminare i nostri cuori. Ora che sei diventato il nostro angelo proteggici con la tua luce. Rimarrai sempre in noi con il tuo splendore. Ciao Davide, pedala tranquillo per la tua ultima voltata: taglia il traguardo con le braccia alzate e il tuo sorriso. Il Cielo ti attende, l'amore ti accompagna".

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