L’ambizione di Pogacar: “Prima di ritirarmi voglio provare almeno una volta a vincere tutto”

Non c'è spazio per gli altri, Tadej Pogacar da una manciata di stagioni è il "cannibale" del ciclismo moderno con uno strapotere e un dominio assoluti che trova la sua dimensione oltre che nel talento, anche nella genetica. E a sentire lui, a soli 27 anni, il meglio deve ancora venire. Perché nel 2026 lo sloveno proverà a superarsi, con un nuovo programma di corse in cui non è ancora riuscito a fare la differenza e che restano il pallino fisso: "Nessuna ossessione" assicura Pogacar, "ma prima di ritirarmi vorrei almeno una volta provare a vincere tutto ciò che c'è da vincere".
Pogacar e gli obiettivi 2026: ancora Tour, Sanremo e Roubaix
Il pensiero va subito ad un paio di Classiche e a un Giro in particolare. Le Classiche in questione sono la Milano-Sanremo e la Parigi-Roubaix dove l'ultimo assalto si è concluso solamente con un podio ma nessuna vittoria. Il Giro è la Vuelta di Spagna, la corsa a tappe che, insieme al Tour de France e al Giro d'Italia da sempre indica uno dei traguardi che tutti i corridori vorrebbero avere almeno una volta in bacheca. E che manca all'appello anche per Pogacar: "Nessuna ossessione. Se concludessi oggi la mia carriera mi sentirei soddisfatto", ha ammesso a margine di un evento in Arabia sul ciclismo virtuale.
Il programma di Pogacar: "Non mi accontento, voglio provare a vincere tutto"
Come tutti i campioni che si rispettano però, anche Tadej Pogacar non si può né si deve accontentare a tal punto che il 2026 si prospetta nuovamente una sfida a 360 gradi dove tutto sarà possibile: "Mi piacciono le sfide e ogni anno cerco di cambiare un po' il mio programma" ha spiegato, anticipando qualche appuntamento fisso da conquistare. "Ma ora penso di dover essere piuttosto limitato nelle gare in cui ho deciso di partecipare. E ogni anno c'è il Tour de France, che è l'obiettivo principale della squadra e mio ma non mi accontento: nei prossimi anni non voglio finire la mia carriera senza aver provato tutto il resto".
Pogacar: "Non penso ai paragoni, voglio tracciare la mia strada senza rimpianti"
Non per emulare i campioni del passato ma per scrivere pagine nuove nel ciclismo per ritagliarsi ancor più di quanto non abbia fatto fino ad oggi, un suo ruolo ben preciso: "Cerco di evitare di pensare a molte delle cose che gli altri dicono o le speculazioni su di me. Io sono io, ho i miei obiettivi e voglio tracciare la mia strada, senza rimpianti. Cerco di godermi il momento, di trovare nuove sfide e di non pensare alle critiche o a qualsiasi cosa venga dall'esterno. A volte è difficile, ma bisogna concentrarsi su se stessi e fare le proprie cose".