L’allenamento mostruoso di Paul Seixas, 323km e 8.000m di dislivello in 12 ore: Pogacar è avvisato

Paul Seixas ha solamente 19 anni ma per tutti è già il nuovo che avanza. Il precocissimo talento del ciclismo internazionale è salito alla ribalta delle cronache al suo primo anno da professionista, strabiliando tutti con un eccellente successo al Tour De L'Avenir, la più importante gara giovanile del programma UCI e poi con una serie di piazzamenti impressionanti. Per tutti, il terribile ragazzino del team Decathlon AG2R La Mondiale, è il potenziale vero antagonista per il 2026 di Tadej Pogacar, superando nelle aspettative e nell'immaginario collettivo i vari Vingegaard, van der Poel ed Evenepoel. Intanto Seixas sembra non curarsene e continua i propri allenamenti anche se la stagione si è conclusa, in una sessione a dir poco mostruosa: una "pedalata" di 323 chilometri complessivi con un dislivello totale di 8 mila metri. Il tutto per farsi trovare nella migliore forma possibile all'inizio del nuovo anno ciclistico.
Paul Seixas, l'enfant-prodige del ciclismo mondiale sulle orme di Pogacar
Le potenzialità di Paul Seixas sono salite alla ribalta nel 2025, al suo primo anno tra i ciclisti professionisti. A soli 19 anni e al debutto assoluto non solo si è portato con sé la nomea di vincitore del Tour de L'Avenir, ma tra i "grandi" ha mostrato qualità già impressionanti: il talentuoso francesino si è preso un ottavo posto finale al Giro del Delfinato, una medaglia di bronzo col terzo posto all’Europeo e una prestigiosa settima piazza al Lombardia, nella sua prima Grande Classica in assoluto. Tutte gare dove ha trionfato e mostrato tutta la propria classe Tadej Pogacar, il "cannibale moderno" del ciclismo internazionale. E che Seixas ha già messo nel mirino per il 2026.
L'allenamento-monstre pubblicato da Paul Seixas: 323 chilometri, 8.000 metri di dislivello
Mentre tutti oramai si godono il meritato riposo, con l'intenzione di recuperare tutte le energie psico-fisiche, Paul Seixas ha preso la sua bicicletta ed è tornato subito ad allenarsi. Non una classica "sgambata" di fine stagione, bensì una sessione-monstre, già divenuta virale: Seixas ha pedalato da solo sul tracciato del Tour du Mont Blanc, una delle più massacranti e incisive prove amatoriali, e su salite iconiche come il Col du Saisies e la Cormet de Roselend. In una sola uscita, Seixas ha messo nelle gambe più di 8.000 metri di dislivello attraverso 323 chilometri. Percorsi in sole in 12 ore, compresa una pausa di tre per riposarsi il giusto. Il tutto rigorosamente postato online sull'app Strava, con la sessione che è diventata immediatamente rilanciata sul web.

I dubbi e i consigli di Vingegaard a Seixas: "Subito al Tour? Attenda finché non sarà davvero pronto"
Davanti a tutto ciò, sono salite in modo impressionante le aspettative di fronte al talento francese, pronto a infilarsi di prepotenza nella lotta tra i "grandi" del ciclismo internazionale. Ma anche aprendo al dibattito sull'opportunità di "spremere" un ragazzino di soli 19 anni sin da subito senza farlo maturare e crescere adeguatamente. Sull'argomento, non a caso, è intervenuto anche uno dei GOAT, Jonas Vingegaard che ha visto la possibile partecipazione di Seixas al prossimo Tour de France, non positivamente: "A dire il vero, penso che aspetterei se fossi in lui. Come francese, probabilmente il più grande talento in Francia, sarà sottoposto a molta pressione se parteciperà, quindi forse è meglio per lui aspettare qualche anno" ha sottolineato il danese che al Tour non a caso partecipò per la prima volta solamente a 24 anni. "Dovrebbe attendere finché non sarà davvero pronto".