990 CONDIVISIONI
Paralimpiadi

Katia Aere bronzo e lacrime alle Paralimpiadi: “Sono qui per Zanardi. L’età? È quella dell’anima”

46a medaglia per l’Italia alle Paralimpiadi con Katia Aere che ha conquistato il bronzo nella prova su strada di paraciclismo. Speciale la sua dedica nel post-gara anche per Alex Zanardi il suo “maestro” e ispiratore che le ha fatto conoscere l’handbike. L’atleta 50enne non è riuscita a trattenere le lacrime.
A cura di Marco Beltrami
990 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La terza medaglia di giornata per l'Italia alle Paralimpiadi dopo quella di Mazzone e della coppia Brunelli-Rossi, arriva dal paraciclismo, con il bronzo nella prova su strada di Katia Aere. La classe 1971 di Spilimbergo, dopo il traguardo si è lasciata andare alle lacrime di gioia, incredula. Speciale la sua dedica ai microfoni di Rai Sport, anche per Alex Zanardi il suo "maestro" e ispiratore che le ha fatto conoscere l'handbike.

La 46a medaglia azzurra alle Paralimpiadi è arrivata da Katia Aere. A 50 anni compiuti da poco, l'atleta azzurra che ha dovuto fare i conti con una malattia autoimmune che le ha distrutto parte della muscolatura, si è resa protagonista di un'impresa conquistando il bronzo nella prova di paraciclismo su strada categoria H5. Dal 2018, la Aere fa parte del progetto Obiettivo 3, fondato da Alex Zanardi, e nato con l'obiettivo di far avvicinare al mondo dello sport il maggior numero di persone possibili ad ogni disciplina sportiva.

In lacrime dopo la gara, Katia Aere ha provato a raccontare le sue emozioni con un messaggio emozionante: "Non riesco a crederci, dico solo grazie a tutti. Allo staff che ci ha dato la possibilità di avere i mezzi, ai tecnici ai fisioterapisti. All’Italia che mi ha dato la spinta sulla bici. Prova di fatica è come se avessi fatto una crono, non ho mai smesso di pedalare. Sapevo che dovevo mantenere il mio ritmo, perché ho marcia diversa. Da Spilimbergo a Tokyo a 50 anni, ancora non ci credo e finché non l’avrò al collo. Ci ho sperato, ma non pensavo di farcela. È meraviglioso".

E infine una dedica speciale: "Alle donne che amano lo sport dico solo che l’età anagrafica è un numero sulla carta d’identità. L’età è nell’anima, credere nelle possibilità e raccogliere tutto il bello che si può prendere. Dedico la mia prima partecipazione a mamma, papà, al coach e a mio marito che dovrebbero farlo santo. La dedico anche ad Alex Zanardi, perché se sono qui è merito suo. Ho imparato questo sport da lui, e alla mia Italia. A tutti. Mi sono fatta un regalo di compleanno. A 50 anni niente paura".

990 CONDIVISIONI
49 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views