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Giro d'Italia 2024

Giro d’Italia 2023, la 2ª tappa è un capolavoro di classe di Jonathan Milan: è sua la volata finale

Dopo una lunghissima fuga di giornata, rientrata puntualmente a 50 km dall’arrivo per il lavoro dei team dei velocisti a San salvo c’è il classico sprint per la vittoria di tappa: conquistato da Milan. Maglia rosa sempre sulle spalle di Evenepoel.
A cura di Alessio Pediglieri
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A San Salvi il primo traguardo in volata è stato puntualmente rispettato con un finale che ha visto il plotone compatto. Dal quale è scappato proprio sul traguardo Jonathan Milan, il gigante friulano della Baharain Victorius che ha trovato lo scatto perfetto e la progressione imperiosa a 200 metri. Dietro a Milan, podio completato dall’olandese Dekker e dal belga Marit.

Se la prima frazione ha dato spazio alla prima maglia rosa dell'edizione 2023 a Remko Evenepoel autore di una cronometro strepitosa, la seconda non ha smosso più di tanto la classifica generale come ci si attendeva. Un percorso molto semplice, senza asperità particolari che ha lasciato spazio alla classica fuga di giornata di corridori lontani dai primi posti in generale.

Una prima parte di tappa che è vissuta dunque su un tentativo anticipato che trova l'iniziale accordo per una prova generale: il gruppo ben presto paga quasi 6 minuti sul drappello di testa formato da Paul Lapeira (AG2R-Citroen), Thomas Champion (Cofidis), Mattia Bais (Eolo-Kometa), Stefano Gandin (Team Corratec) e Alessandro Verre (Arkea-Samsic). Tutto sotto controllo, con la prima ora di corsa ad andatura molto contenuta, sui 38.8 chilometri, in attesa dei primi due GPM di giornata.

A ridosso della salita di Silvi Paese, il vantaggio dei battistrada è tornato immediatamente sotto controllo: aumentato il ritmo complessivo (40,1 km/h) con il plotone che si è avvicinato prepotentemente, a soli 1 minuto e 30 secondi, per poi lasciare l'elastico e vantaggio dei primi che ritorna sui 3 minuti. Alla salita di Chieti, i fuggitivi in testa restano in quattro mentre i team dei velocisti ritornano a tirare a meno di 100 km dal traguardo perché ci si vuole giocare la vittoria di tappa allo sprint.

Così, i quattro battistrada si ritrovano a circa 50 km dal traguardo con una manciata di secondi di vantaggio, riducendo la fuga di giornata al classico tentativo velleitario. Pochissime chances per Paul Lapeira (AG2R-Citroen), Thomas Champion (Cofidis), Mattia Bais (Eolo-Kometa) e Stefano Gandin (Team Corratec), gruppetto che poi resta formato da tre unità (viene ripreso Lapeira) prima del riassorbimento nel plotone, oramai schierato a preparare le varie volate, a 35 km da San Salvo.

Gli ultimi 20 chilometri restano in mano ai team di velocisti che aumentano i giri e si fanno spazio davanti al plotone. Tutti i migliori si presentano con i rispettivi treni ben formati alla testa del gruppo quando si rompono gli argini nell'ultimo chilometro con un ordine d'arrivo che premia Jonathan Milan. Unico neo di giornata la sciagurata caduta a 3 km dall'arrivo con i corridori finiti su alcuni spettatori investiti da bici e transenne, inadatte, sul rettilineo. Solo una coincidenza ha evitato il peggio, con corridori e tifosi che hanno rimediato solo qualche escoriazione e tanta paura.

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