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Giro d'Italia 2024

Remco Evenepoel “il risorto” torna al Giro dopo aver visto la morte e riparte la corsa verso il mito

Il 15 agosto 2020 Remco Evenepoel rischia la vita dopo la caduta da un ponte durante il Giro di Lombardia. Dopo una convalescenza molto lunga, oggi al Giro d’Italia torna alle gare nella Deceuninck-Quick Step in cui è il capitano è João Almeida. Come tornerà il ragazzo belga che fino a quel salto incredibile aveva mostrato solo meraviglie e saputo solo vincere?
A cura di Jvan Sica
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Dopo aver provato la tappa di Montalcino, una tappa insidiosa non tanto per l’altimetria ma per la continua possibilità di scattare su piccoli strappi, Remco Evenepoel ha citato Roberto Benigni. Ai giornalisti che gli chiedevano come stava e che sensazioni aveva provato, ha detto “La vita è bella”, non solo perché quei luoghi gli hanno ricordato le location del film, ma anche perché per lui, dopo il 15 agosto 2020, davvero la vita adesso ha un gusto nuovo.

Quel giorno Evenepoel è il più giovane in gara eppure è il favorito numero uno, allunga in discesa un corridore che quella corsa l’ha vinta ed è sempre pericoloso, Vincenzo Nibali, e il belga per stargli dietro rischia anche lui, cozza contro un pezzo di muro di un piccolo ponte e quel colpo innesca una catapulta, con Evenepoel che vola giù per sei metri e per minuti e minuti non si sa se è vivo oppure morto. Arrivano le prime immagini televisive con lui cosciente ma immobile perché, si saprà poi, si è rotto il bacino e ha una forte contusione al polmone destro.
Quella che fino a quel momento era stata una galoppata verso la gloria, in un attimo diventa baratro e paura.

Remco Eevenpoel da ragazzino giocava a calcio ed era pure molto bravo, tanto è vero che arriva alle nazionali giovanili del Belgio, non l’ultimo paese in quanto a talento calcistico. Passa per l’Anderlecht, va anche al PSV Eindhoven, ma il papà era stato un ciclista professionista e gli chiede di provare con la bicicletta. Inizia a correre nel 2017 e nel 2018 vince i campionati mondiali Juniores e uso il plurale perché vince quello a cronometro e quello in linea, e la gara contro il tempo è dominata tanto da dare 1’23’’ al secondo.

Si accorgono tutti di lui perché vince sempre, su ogni terreno, in ogni circostanza. Patrick Lefevere, direttore della squadra migliore di tutti, la Deceuninck-Quick Step, lo mette subito sotto contratto e l’anno successive lo fa esordire tra i professionisti. Esordisce a gennaio e a giugno vince già il Giro del Belgio. Alla sua prima corsa di prestigio, la Clásica San Sebastián, vince contro gli “adulti”, guidati da Greg van Avermaet. Vince gli Europei a cronometro e l’argento ai Mondiali, davanti anche a Filippo Ganna.

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In poche parole Remco Evenepoel quando arriva il Covid e blocca tutto non è solo l’astro nascente in uno sport in cui i giovanissimi stanno già facendo furore (vedi Van Aert, Van der Poel e Pogacar), ma è la cosa più vicina a Eddy Merckx che si era mai più vista su una strada. Prima del Lombardia vince la Vuelta a Burgos e il Giro della Polonia, ma arriva il 15 agosto 2020 e la vita di Evenepoel cambia.

In tutto questo tempo che non abbiamo letto tanto di lui, sono uscite poche notizie sulla sua voglia di ricominciare subito forte e anche poche sulle sue ovvie paure dopo aver rischiato così tanto. Non ha corso nessuna gara fino a questo Giro che sta iniziando, lo rivedremo in corsa solo a partire da domani.

Come sarà Evenepoel? Riuscirà a scrollarsi di dosso il timore di correre in bici? Saprà entrare nella logica di squadra che lo vede come minimo seconda punta dietro João Almeida? Riuscirà a carburare ed entrare in forma dopo quell’infortunio così grave ed essere poi fisicamente pronto per la seconda parte della stagione? Sono tutte domande a cui è difficile rispondere, ma allo stesso tempo molto bello. Perché quel 15 agosto abbiamo davvero rischiato di perdere una delle attrazioni più incredibili dello sport e non solo del ciclismo dei prossimi anni. Proprio da oggi torniamo a gustarcelo in Italia, ammirandolo e dandogli (se ne ha bisogno perché magari parte e vince subito) anche il tempo di tornare con calma se stesso.

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