Dopo le feroci contestazioni ProPal, la Premier Tech si rifà il look: nel 2026 cancellato il nome Israel

La Israel Premier Tech sta facendo discutere nel mondo del ciclismo e non solo: il World Team UCI impegnato nella Vuelta a Espana è stato al centro di furiose contestazioni da parte di migliaia di attivisti pro Palestina lungo le strade della corsa, con momenti di totale disagio e pericolo per i ciclisti. Polemiche e discussioni si sono moltiplicate anche all'interno del mondo ciclistico che si è interrogato sulla opportunità della presenza, per molti oramai ritenuta deleteria e pericolosa, della squadra nel Giro spagnolo. Tutto ciò non ha portato a nulla a breve termine, ma per il 2026 la dirigenza sta studiando la mossa per calmare le acque: togliere la scritta Israel da magliette e nome ufficiale del Team che continuerà col suo sponsor principale Premier Tech e inserirà nel roster un nuovo acquisto di valore, l'eritreo velocista Biniam Girmay.
La mossa della Israel pe sedare attivisti e manifestanti: ingaggio di Girmay e nuovo nome
"Siamo un team pluriculturale, che promuove la diversità e mostra il lato positivo di Israele di cui nessuno parla". Dichiarazioni rilasciate solamente qualche mese fa da Sylvan Adams, uno dei die magnati proprietari dell'attuale Israel Premier Tech, proprio a fronte dei sospetti di sportswashing politico dietro al team. Parole che davanti all'ingaggio di uno dei più forti velocisti del circuito internazionale, tornano prepotenti: Biniam Gurmay è di fatto l'esponente di spicco del movimento africano del ciclismo, il fiore all'occhiello di un mondo storicamente lontanissimo da questa disciplina. Anche così, la Israel Premier Tech prova a rifarsi il look, rilanciando il proprio credo con cui è entrata nello sport, provando a scacciare ancora più lontano le polemiche attuali.
Cosa cambierà dal 2026: niente scritta "Israel", ma la proprietà sarà sempre legata a Tel Aviv
Anche così, perché il restyling del Team israeliano – che rimarrà comunque fermamente di proprietà degli impresari di Tel Aviv – proseguirà con ciò che al momento appare come semplice indiscrezione ma su cui si sta lavorando per cercare di calmare le acque della contestazione. Che alla Vuelta ha raggiunto picchi oltre il livello di guardia ma che da sempre circonda la Israel, attaccata da attivisti e manifestanti ProPal che hanno dato sfogo ripetuto durante l'intera stagione sportiva. Dal 2026 è pronta la mossa con cui la proprietà spera di sedare gli animi: via il nome "Israel" sia dalle maglie che dalla squadra che potrebbe chiamarsi semplicemente Premier Tech, attuale main sponsor tecnico con cui continuerà il connubio. Oppure potrà inserire nella denominazione ufficiale anche Intermarché-Wanty, l'attuale team di marchio belga di Girmay con cui la Israel dovrebbe fondersi a cavallo tra il 2026 e il 2027.