Clamoroso, Vingegaard rinuncia a sorpresa ai Mondiali di ciclismo: ha paura di sfidare Pogacar?

Solamente una settimana fa, il commissario tecnico della nazionale danese, Michael Morkov aveva dichiarato che la presenza di Jonas Vingegaard ai Mondiali di ciclismo in Ruanda, sul tracciato di Kigali "era pianificata fin dall'inizio della stagione" e che aveva "gli occhi puntati su uno degli appuntamenti più importanti". Invece, clamorosamente, alla vigilia della Vuelta, il campione danese ha smentito tutto e tutti ufficializzando la sua rinuncia ai Campionati del Mondo: "Non si addicono al mio tipo di calendario". Parole che hanno lasciato più che perplessi e che potrebbero celare il timore di Vingegaard di sfidare Pogacar nelle gare di un solo giorno.
Vingegaard rinuncia a sorpresa ai Mondiali: "Non si adattano al mio programma"
Il sospetto è circolato immediatamente dopo le parole di Jonas Vingegaard che sorprendentemente ha fatto dietrofront rispetto ai programmi stabiliti con la sua Nazionale a inizio anno: non sarà presente ai campionati del Mondo che si svolgeranno per la prima volta in assoluto, in Africa in Ruanda dal 21 al 28 settembre. Per il campione della Visma nessuna prova in linea né a cronometro, con una motivazione che è apparsa mero pretesto: "Un appuntamento che non si adatta al mio programma… non avrei abbastanza tempo per allenarmi e per disputare i Mondiali devi essere fresco e non so come uscirò da questa Vuelta".
Perché la decisione di Vingegaard appare strana: tempistiche e modalità
Dichiarazioni che hanno suscitato facili illazioni, tra cui la principale è l'evidente mancato nuovo confronto con Tadej Pogacar che recentemente lo ha umiliato al Tour de France. Per molti, dietro la scelta di Vingegaard c'è proprio la sensazione di sapere di essere decisamente inferiore allo sloveno nelle competizioni "secche", che durano un solo giorno, dove il danese ha sempre storicamente fallito mentre Pogacar nel corso degli anni ha dimostrato di saperci fare anche in quelle occasioni. Una rinuncia strana anche per le tempistiche e le modalità: Vingegaard conosceva le date dei Mondiali e di tutto il calendario UCI da inizio anno, pur non avendo mai partecipato ad un Mondiale, aveva rassicurato la propria nazionale e il tracciato in Ruanda si presentava particolarmente adatto alle sue caratteristiche.

L'avversione di Vingegaard alle gare di un giorno: o paura di Pogacar?
Perché Vingegaard ha cambiato idea e deciso di rinunciare ai Mondiali? Difficile credere che sia stata la scelta di correre la Vuelta a farlo desistere, anche perché il tempo per recuperare ci sarebbe comunque. Più che altro è la paura di fallire nuovamente in gare che non gli si addicono. Nel 2025, Vingegaard ha fin qui partecipato solo a corse a tappe: il Giro dell'Algarve, la Parigi-Nizza, il Critérium du Dauphiné e il Tour de France, prima della Vuelta. Nelle ultime tre stagioni, ha preso parte a una sola corsa di un giorno, la Clasica San Sebastian del 2024, dalla quale si è poi ritirato. In passato ha partecipato tre volte alla Liegi-Bastogne-Liegi, alla Freccia Vallone e al Giro di Lombardia, ma ha collezionato solamente qualche ritiro e mai un piazzamento tra i primi 10. E soprattutto, non ha più messo piede in una di queste corse dal 2022.
L'ultima chance: il confronto potrebbe arrivare agli Europei di ottobre
Ora l'addio ufficiale ai Mondiali, dove spalanca le porte ai suoi avversari, come Evenpoel che correrà per il Belgio e Pogacar che porterà i colori della Slovenia. Nessuna nuova sfida a tre tra i tre più forti ciclisti del momento, per un forfeit che rischia di avere il retrogusto di ammettere di essere inferiore. Ci sarà un'ulteriore opportunità, con i Campionati Europei, anch'essi di un giorno che si disputeranno una settimana più tardi dei Mondiali, dal 1° ottobre in Francia. Al momento Vingegaard non ha ancora declinato l'invito della Danimarca, ma visto il precedente bisognerà attendere all'ultimo per scoprire se proverà a sfidare nuovamente Pogacar o preferirà lasciar perdere.