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Carriera stroncata a soli 25 anni per aritmia cardiaca, mondo del ciclismo nuovamente sconvolto

La notizia shock riguarda Jona Mobach, 25enne olandese che era scomparso dai radar delle corse dallo scorso aprile. Poi, un suo post dal nulla: “Devo smettere di andare in bici”. Il team per cui corre ha confermato i “disturbi al ritmo cardiaco” che costringe il vincitore della Parigi-Roubeaix Juniores del 2016 al prematuro addio. Che si aggiunge ai sempre più numerosi casi simili, da Colbrelli a Van Hooydonk e Vanmarke.
A cura di Alessio Pediglieri
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Continuano le notizie preoccupanti attorno allo stato di salute generale dei ciclisti che negli ultimi tempi sono tornate con una frequenza impressionante sulle prime pagine sportive. Così, non è passata inosservata un'altra decisione forzata, nei confronti di un campione in erba, Jarno Mobach che a soli 25 anni ha dovuto abbandonare la propria avventura in bici a causa di una artimia cardiaca.

La conferma dell'abbandono da tutte le attività agonistiche è arrivata dallo stesso ragazzo nato nelle Filippine e naturalizzato olandese che ha dovuto dire addio al professionismo dove era appena entrato, dopo essersi distinto tra gli juniores. Dove aveva conquistato le scene internazionali nel 2016 quando a sorpresa si era imposto in una delle classiche più affascinanti e importanti di sempre, la Parigi-Roubaix. Un successo tra i giovanissimi che gli aveva permesso di entrare tra gli osservati speciali dei pro team, correndo prima nella squadra di sviluppo Sunweb, poi passando alla Leopard Pro ed infine, alla VolkerWessels che resterà la sua ultima formazione.

"Con il dolore al cuore devo annunciare che a causa di disturbi del ritmo cardiaco devo smettere di andare in bici. Grazie a tutti quelli che mi hanno aiutato a vivere il mio sogno in tutti questi anni". Questo il triste comunicato che lo stesso Mobach ha voluto di proprio pugno scrivere sul proprio profilo ufficiale Instagram. Una notizia confermata anche dallo staff medico della VolkerWessles che ha evidenziato una "aritmia cardiaca" che non permette al ragazzo di poter continuare l'attività agonistica. Così si spiega anche l'assenza di Mobach dalle corse nell'ultimo periodo che perdurava dallo scorso aprile pur non avendo subito infortuni particolari.

Lo stop era stato necessario per effettuare ulteriori accertamenti che hanno portato poi alla inevitabile decisione. Ciò che è accaduto a Mobach ha lasciato in stato confusionale il mondo del ciclismo che sta vivendo momenti particolari soprattutto nel dover gestire continue notizie di corridori con problemi cardiaci. Pochi giorni fa era arrivata la conferma dell'interruzione della carriera per Van Hooydonck per gli stessi motivi, così come era successo anche al nostro Colbrelli, obbligato al ritiro dopo lo straordinario, indimenticabile trionfo alla Parigi-Rubaix. Anche Sep Vanmarcke, 34enne belga, della Israel Premier Tech, durante il campionato nazionale del 25 giugno scorso, dopo alcuni accertamenti è stato fermato per la presenza di un tessuto cicatriziale che provocava sbalzi nel ritmo del cuore.

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