Auto e camion contromano, caos al Tour of Holland: i ciclisti decidono di sospendere la tappa

La terza tappa del Tour of Holland, una delle gare di fine stagione, è durata poco più di un'ora visto che i corridori in gara hanno deciso di propria iniziativa, in accordo con l'organizzazione della corsa che hanno, loro malgrado dovuto accettare la scelta. Il motivo? Mancanza di sicurezza per poter proseguire, dopo che un paio di autovetture sono apparse lungo il percorso in contromano mettendo in pericolo il plotone. Una decisione che ha scatenato il caos anche subito dopo la neutralizzazione, con il rischio di ulteriori incidenti per le strade, dove è mancato l'ausilio della stradale e delle forze di polizia a presidiare i tratti interessati al tracciato.
Cos'è successo al Tour of Holland: "Diverse auto e camion hanno ignorato i segnali preposti"
"Abbiamo avuto diverse situazioni in cui diversi automobilisti hanno ignorato i segnali di stop dei controllori del traffico posti lungo il percorso. Si sono fermati a lato della strada, poi hanno ripreso a guidare. Quindi si sono fermati di nuovo e poi hanno ripreso a guidare". Un racconto che ha del surreale ma descrive alla perfezione quanto avvenuto nella tarda mattinata di venerdì 17 ottobre quando la direzione del Tour of Holland ha preso atto della decisione dei corridori di fermare la gara per motivi di sicurezza. Una neutralizzazione avvenuta dopo solo un'ora di corsa e che ha creato ancora più caos, rischiando avvenissero diversi incidenti.
L'organizzazione: "E' la linea rossa, senza l'aiuto della polizia chiuderemo le gare"
Mentre corridori e organizzatori avevano appena discusso e concordato lo stop collettivo, tra di loro sono spuntate auto e camion, tranquillamente in carreggiata per passare. Una situazione paradossale causata dallo sciopero di diversi controllori del traffico che hanno lasciato a sé la direzione della corsa, arrivata poi a neutralizzare la tappa. "Questo è il segnale, questa è la linea rossa, che non possiamo farcela senza la polizia" ha spiegato il responsabile, Thijs Rondhuis: "Ciò che è successo oggi è che 25 controllori del traffico non si sono presentati rendendo ancora più pericoloso e caotico il tutto".
"C'erano dei volontari del traffico, ma le auto li hanno ignorati e hanno proseguito"
La corsa si è fermata per diversi motivi: per preservare la sicurezza dei ciclisti ed evitare possibili incidenti e per sensibilizzare una maggior presenza di polizia, sufficiente in futuro per continuare a organizzare questo tipo di strade anche lontano dai riflettori dei fenomeni del ciclismo che non vi partecipano: "Altrimenti" hanno fatto sapere dall'organizzazione, "semplicemente non avremo più gare ciclistiche nei Paesi Bassi. Dobbiamo cogliere questo momento per imporre la presenza della polizia in futuro e anche per rimettere la questione nell'agenda politica del Paese. Il Tour of Holland si svolge grazie a volontari che gestiscono il traffico: ma se un automobilista li ignora e si immette comunque sul percorso come è avvenuto, tutto diventa estremamente ingestibile"