Aleix Espargarò fa dietrofront, per lui il ciclismo è troppo duro: “Resto nel giro, ma basta corse”

L’esperimento di Aleix Espargaro con la Lidl-Trek è già di fatto concluso. Il rapporto tra il collaudatore Honda e il World Tour resta, nessuno strappo o addio, ma c'è un radicale cambiamento di intenti e prospettive: basta corse, anche solo con i compagni del gruppo Development, il ciclismo per lo spagnolo è altra categoria, troppo duro e faticoso per potersi cimentare pensando che basti avere buoni propositi e un nome sulle spalle. Anche perché nell'unica corsa fatta è stato costretto al ritiro e all'orizzonte non ce ne sono altre, per incompatibilità con il suo ruolo di collaudatore Honda.
Aleix Espargarò e il ciclismo, una passione trasformata in sport
Aleix Espargaro ha riconosciuto tutte le difficoltà riscontrate nella sua ultima stagione sportiva dove ha voluto ricoprire un doppio ruolo ai massimi livelli in due discipline totalmente differenti tra loro: il motociclismo e il ciclismo. Collaudatore per la HRC nel motomondiale e corridore nella Lidl-Trek, tra i professionisti: troppo. A tal punto che ha ammesso che non potrà continuare nel suo intento che gli aveva regalato anche prime pagine, descrivendolo quasi a fenomeno di due sport. Già sul ciclismo, il classe '89 aveva ammesso l'incredibile difficoltà di esercitarlo ai massimi livelli per la fatica e i sacrifici che richiede. Ora la spugna gettata, a favore del suo ruolo in Honda che gli ha fornito l'assist per fare un passo indietro.
L'ammissione di Espargarò: "Devo essere più concentrato come collaudatore Honda"
"A Barcellona c’è stata una svolta perché sono arrivato con tre vertebre che avevo rotto in bicicletta" ha raccontato Espargarò a motorsport.com. Episodio che non è piaciuto per nulla al team manager Honda in MotoGP, Alberto Puig che lo ha richiamato all'ordine: "Mi ha fatto sedere e mi ha detto che capiva benissimo la mia passione per il ciclismo, ma che questa è la Honda e che dovevo essere più concentrato". Il bagno di realtà è servito subito, a tal punto che Espargarò non ha perso un attimo a fare la propria scelta: ciclismo in secondo piano e come forma di piacere personale, il ruolo di collaudatore al primo posto. "Dopo tutto negli ultimi due mesi non sono quasi riuscito a salire su una bici, ho vissuto praticamente in Malesia per i test".
Il futuro di Espargarò nel ciclismo: "Resterò ma solo per allenarmi"
Il futuro di Aleix Espargaro nel ciclismo dei professionisti sarà poco più di un hobby: "Resterò con la squadra ma non correrò come professionista. Mi allenerò con loro e mi concentrerò maggiormente sulla Honda: dovrò concentrarmi molto di più sul mio lavoro di tester". Anche perché da ciclista le cose non sono andate benissimo: nella sua unica gara professionistica di alto livello, il Giro d’Austria, si è ritirato per una caduta.