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Viviano stravolto da una crisi di freddo: trema in campo dopo due ore di battaglia

Emiliano Viviano si è mostrato completamente stremato nel corso di una gara durata due ore. L’ex portiere della Fiorentina trema in campo stravolto da una crisi di freddo.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il calcio sta facendo i conti con il freddo pungente che nelle ultime ore sta mettendo a dura pure l'Europa e anche gran parte del mondo. Le immagini della gara degli USA contro l'Honduras, valida per le qualificazioni ai prossimi Mondiali 2022 in Qatar giocata con un temperatura bassissima abbondantemente sotto lo zero (-25°), sono ancora sotto i nostri occhi.Ebbene anche durante la settimana delle coppe nazionali, l'Europa deve invece fari i conti con una situazione simile. Gli ottavi di finale di Coppa di Turchia infatti sono stati giocati davvero al limite.

Nel corso della sfida tra Karagümrük e Konyaspor, le telecamere hanno inquadrato prima l'arbitro del match, che ha avuto un risentimento muscolare per il troppo freddo, e poi anche Emiliano Viviano, portiere dei padroni di casa. L'ex Fiorentina è stato immortalato mentre tremava tantissimo per il freddo e per la pioggia gelata che in quel momento stava cadendo in campo. Un'autentica battaglia conclusasi solo dopo 120′ di gioco e di sofferenza per tutti i giocatori in campo e terminata con un tennistico 5-4 che porta anche la firma di Borini, autore di una doppietta.

Viviano era in porta e ovviamente, nonostante i continui esercizi di riscaldamento, era molto meno mobile dei propri compagni di squadra. La sofferenza sul volto dell'estremo difensore toscano era tangibile. Anche i telecronisti sono sembrati straniti dalla reazione del portiere italiano. Nonostante i guantoni infatti, le mani di Viviano tremavano tantissimo. Sembrava un gesto volontario del portiere e invece il troppo freddo e probabilmente anche la maglia inzuppata d'acqua, non aiutavano per niente il portiere che ha vissuto il triplice fischio finale della partita come una liberazione.

Non solo per la vittoria ottenuta con le unghie e con i denti che ha garantito alla sua squadra l'accesso ai quarti di finale, quanto piuttosto per il fatto di potersi godere il calore dello spogliatoio stringendo tra le mani un bicchiere di tè caldo. Nel post gara infatti, il tecnico del Karagumruk ha detto: "Il giocatore che ha meno contatto con la palla è il portiere. Viviano ha fatto una doccia calda senza togliersi la maglia. Aveva ancora freddo, è tornato in sé dopo la doccia". 

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