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Un solo dubbio di formazione nell’Italia contro la Svizzera: il dilemma di Mancini

In vista di Italia-Svizzera, in programma domani alle ore 21, Roberto Mancini ha spiegato di avere un solo dubbio di formazione, quello riguardante il sostituto di Florenzi nel ruolo di terzino destro, con il ballottaggio tra Di Lorenzo e Toloi: “Non cambierebbe molto se giocasse l’uno o l’altro, anche se Giovanni è più offensivo di Rafael”.
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A cura di Valerio Albertini
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Tempo di vigilia di Italia-Svizzera, match valido per la seconda giornata del Gruppo A di Euro 2020. La nostra Nazionale arriva alla sfida dopo il bel 3-0 ai danni della Turchia e vorrà confermarsi contro gli elvetici, che sono stati fermati sull'1-1 nel loro match d'esordio contro il Galles. Roberto Mancini può contare su un gruppo in fiducia, anche se sarà costretto ad almeno un cambio nella partita in programma domani sera alle 21.

Dopo i forfait sul gong dell'inizio del torneo di Stefano Sensi e Lorenzo Pellegrini, sostituiti rispettivamente da Matteo Pessina e Gaetano Castrovilli, nella gara inaugurale contro Calhanoglu e compagni gli azzurri hanno perso anche Alessandro Florenzi, il quale ha subito un leggero infortunio muscolare che lo terrà fuori dal match contro la formazione allenata da Vladimir Petkovic. Uscito all'intervallo con la Turchia, l'ex capitano della Roma ha lasciato al posto a Giovanni Di Lorenzo, che ha avuto un buon impatto sulla gara e dovrebbe partire dall'inizio nella partita di domani, anche se il c.t. dell'Italia ha lasciato aperta la porta anche a Rafael Toloi, spiegando le differenze tra i due giocatori:

Non cambierebbe molto se giocasse l'uno o l'altro, anche se Di Lorenzo è più offensivo di Toloi. Forse l'unico dubbio in vista della Svizzera può essere questo, ma mancano ancora due allenamenti. Vedremo.

Alla fine, tutto lascia presagire che il titolare possa essere il terzino del Napoli, sia perché non sarebbe adattato nel ruolo, sia per il buon secondo tempo contro la Turchia, ma soprattutto per la spinta offensiva che potrebbe garantire sulla fascia destra, dando la possibilità a Spinazzola di rifiatare ogni tanto. Toloi, comunque, sarebbe un'ottima carta a gara in corso, soprattutto se gli azzurri dovessero essere in vantaggio.

Berardi e Verratti dal primo minuto?

Allo stesso tempo, le parole di Mancini raccontano indirettamente di come sia già certo degli altri 10 giocatori, tra cui potrebbe figurare anche Domenico Berardi, in fase di recupero dalla botta presa contro la Turchia, anche se il c.t. non sarebbe spaventato da una sua assenza:

Io credo che se dovesse giocare Chiesa, o dovessi mettere Belotti in attacco, non cambierebbe molto. Sono tutti molto bravi e sanno cosa devono fare.

Nessuno sbilanciamento, infine, sulla titolarità di Marco Verratti. Il centrocampista del PSG sta sempre meglio e potrebbe partire dall'inizio già contro la Svizzera, anche se Mancini non ha fornito certezze a riguardo, pur avendo probabilmente già in testa come vorrà gestirlo: "Verratti sta abbastanza bene, si allena con la squadra già da 3-4 giorni. Vedremo se giocherà dal primo minuto o no". Nel caso in cui non dovesse essere rischiato, in mezzo al campo sarà confermato Manuel Locatelli.

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