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Spadafora contro la Lega Serie A: “Irresponsabili a giocare, siamo pronti ad intervenire”

Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora, ha puntato il dito contro i dirigenti dell’organo calcistico del massimo campionato italiano: “Oggi si è giocato per un gesto irresponsabile della Lega di serie A e del suo presidente Dal Pino. E’ vero che nel decreto c’è ancora la disposizione delle porte chiuse, ma stiamo consigliando agli italiani di stare a casa. Il mondo del calcio si sente immune da regole e sacrifici”.
A cura di Marco Beltrami
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Il calcio italiano è travolto dalle polemiche. Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora, ai microfoni di 90° minuto su Rai Due ha puntato il dito contro la Lega Serie A, che ha deciso di far giocare comunque il recupero del 26° turno di campionato nonostante le nuove restrizioni per l'emergenza Coronavirus: "Oggi si è giocato per un gesto irresponsabile della Lega di serie A e del suo presidente Dal Pino. E' vero che nel dpcm c'è ancora la disposizione delle porte chiuse, ma stiamo consigliando agli italiani di stare a casa. Il mondo del calcio si sente immune da regole e sacrifici".

Emergenza Coronavirus, caos Serie A si gioca nonostante le richieste di sospensione

Se l'Assocalciatori si è detta pronta a scioperare per tutelare la salute di giocatori e addetti ai lavori, alla luce dell'emergenza Coronavirus, la Lega Serie A ha ribadito la sua posizione. L'organo che gestisce il massimo campionato italiano ha sottolineato di aver rispettato le restrizioni ministeriali, anche oggi quando tutto sembrava presagire una sospensioneuna sospensione, prima del fischio d'inizio di Parma-Spal. Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora che proprio a ridosso del lunch match domenicale, aveva manifestato le sue perplessità sulla prosecuzione del torneo, è tornato a parlare. Dito puntato contro la decisione della Lega Serie A.

Il ministro dello sport Spadafora punta il dito contro la Lega Serie A per la scelta di far giocare

Spadafora ha definito "irresponsabile" il gesto della Lega Serie A, evidenziando la necessità di mettere da parte gli interessi: "E' vero che il decreto governativo prevede le porte chiuse, il nostro era soltanto un invito a fermarsi. Però nessuno di loro si prende la responsabilità, perché ci sono degli interessi. Il mondo del calcio, e in particolare della Serie A, si sente immune dal contagio, come se dovesse andare avanti a ogni costo. So benissimo che la partita è una grande occasione per i tifosi, però la situazione qui evolve ora dopo ora.  Sono stato oggetto di messaggi violenti e di insulti, ma a me quello che interessa è la salute pubblica. La Lega non si assume le proprie responsabilità, Dal Pino rimanda sempre le decisioni ad altri. Questa gestione, da molti considerata insoddisfacente e anche da me, mi sembra che non sia consapevole della gravità della situazione. Aspetta che anche in A ci siano i primi casi di contagio? Cosa deve succedere ancora nel Paese?".

Serie A, il ministro dello sport Spadafora pronto ad intervenire

A questo punto Spadafora ha sottolineato la necessità di un intervento diretto, soprattutto se in occasione del Consiglio federale di martedì non dovessero arrivare novità: "Quando le partite si sono giocate, non ho detto che è stata commessa una illegalità, ma l'invito che facciamo a tutti è di cercare di evitare ciò che si può evitare. Gli scienziati ci dicono di diminuire le possibilità di contatto tra le persone. Se poi dovremo prenderci noi le responsabilità perché non lo fanno Lega e Figc, vorrà dire che faremo nelle prossime ore anche questo. Aspettiamo martedì, confido molto nell'equilibrio del presidente Gravina".

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