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Simone Iacoponi a Fanpage.it: “Europa League? Senza lockdown per il Parma sarebbe stato diverso”

Simone Iacoponi, 33 anni, difensore e simbolo del Parma, ha raccontato a Fanpage.it cosa vuol dire essere diventato un punto fermo in Emilia: “Per me è un onore, visto il blasone del club”. Elogia Kulusevski (“Personalità da giocatore importante”), D’Aversa (“Gestisce bene il gruppo”) e confessa il rimpianto: “Dopo il lockdown si è visto un altro campionato, senza lo stop per noi sarebbe stato diverso”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Simone Iacoponi è diventato un pezzo di storia del Parma. Difficilmente avrebbe potuto immaginarlo quel 31 gennaio 2017, il giorno del suo passaggio in maglia crociata. Il suo passaggio dall'Entella al Parma sembrava un'operazione come tante altre nelle ultime ore del mercato, chiusa in fretta e furia per sistemare in extremis l'organico. Invece, praticamente da subito, Iacoponi è diventato un punto fermo al Tardini. Prima in Serie C, poi in Serie B, fino alla Serie A. Ha accompagnato la scalata verso il massimo campionato del nuovo Parma e l'ha fatto da protagonista, sempre titolare, saltando appena tre partite dal 2017. Una storia di perseveranza, impegno e fedeltà, che ha raccontato in esclusiva a Fanpage.it.

Simone, sei visto da tutti come l’uomo simbolo della rinascita del Parma dalla C alla A. Cosa vuol dire per te rappresentare questa squadra?
"Per me è un grande motivo di orgoglio, è un onore poter rappresentare un club con un tale blasone e con una storia che parla per sé. Soprattutto perché ci sono stati grandi giocatori. Il mio orgoglio è stato proprio quello di aver onorato sempre questa maglia".

In Serie A hai saltato solo una partita per squalifica giocando però tutte le altre sempre da titolare. Come lo spieghi?
"Sicuramente devo ringraziare il mister che mi ha sempre dato la possibilità di giocare e scendere in campo, è un fattore che dimostra la stima e la fiducia che D'Aversa ha nei miei confronti".

Qual è stato l’aspetto che ti ha colpito al suo approdo al Parma in C. Che tipo di società ti sei trovato di fronte?
"Quando sono arrivato ho trovato già una società importante con delle idee ben chiare, cioè con un progetto che era ambizioso che voleva tornare a grandi livelli subito. Infatti così è stato, poi arrivando qui a noi calciatori non è mai mancato nulla. Quindi secondo me il futuro del Parma non poteva essere che questo".

Ci racconti l'evoluzione di Kulusevski? La prima impressione che ti ha fatto al suo arrivo e cosa è diventato oggi.
"Dejan mi ha fatto subito impressione per la sua forza e la sua voglia di dimostrare, con personalità, nonostante la sua giovane età. Poi con il lavoro costante che ha sempre fatto l’ha portato a livelli top. Sono contento per lui e anche perché ha ampi margini di miglioramento, ha grandi doti. Può diventare un giocatore importante".

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Si è parlato tanto ad inizio stagione dei tuoi capelli color platino. Frutto di una scommessa?
"Purtroppo erano frutto di una scommessa persa. Una scommessa fatta al buio col parrucchiere. Se avessimo fatto punti alla prima giornata di campionato io avrei tinto i capelli a lui e viceversa. Prendemmo la Juventus alla prima giornata, partita persa e mi dovetti tingere i capelli. Alla fine non mi è neanche dispiaciuto avere quel colore, a parte mia figlia che mi ha guardato un po' storto".

Sui tuoi parastinchi c’è disegnato Sampei, usato anche come immagine del suo profilo Instagram. Come mai?
"Perché la mia passione è la pesca e Sampei è stato il mio cartone preferito da piccolo. Quando voglio rilassarmi vado a pescare. E’ il mio personaggio".

Il Parma avrebbe potuto giocarsi l’accesso in Europa League?
"Secondo me le possibilità c’erano, poi purtroppo il campionato che si è svolto è stato molto diverso rispetto a quanto si era visto in precedenza. Se fossimo andati avanti senza lockdown sarebbe stato diverso, le qualità della squadra non si discutono".

Cosa ha dato D’Aversa dal punto di vista della continuità a questo gruppo?
"Il mister è proprio bravo ad adattarsi e a farsi seguire nelle sue idee gestendo bene ogni tipo di gruppo. Secondo me è stato molto capace nel creare questa dimensione".

Qual è l’attaccante che l’ha maggiormente impressionata in questo campionato?
"Ilicic… Per me quest’anno è talmente imprevedibile che è veramente difficile stargli dietro. Ha una tecnica e una visione di gioco sovrumana".

Il giocatore con cui ha legato di più nello spogliatoio del Parma?
"Citarne uno faccio fatica, c'è un nucleo che gioca insieme da diverso tempo con diversi giocatori come Scozzarella, Barillà e Siligardi con cui sono molto legato, ma anche Grassi, Brugmann, Kucka e Inglese. C'è un gruppo importante".

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