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Sarri e la Nazionale: “Ho tanti problemi a cui pensare, non me ne può fregare di meno”

Il tecnico è talmente assorbito dalla situazione della sua Lazio da liquidare con in poche parole l’argomento Italia. E sul botta risposta tra Rabiot e De Siervo su Milan-Como in Australia non ha dubbi: “Ha ragione il calciatore, i soldi non giustificano tutto”.
A cura di Maurizio De Santis
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Maurizio Sarri dice fuori dai denti cosa pensa della Nazionale che, almeno in questo momento, pur con tutto il rispetto che c'è da parte sua verso la maglia azzurra, non è in affatto in cima ai suoi pensieri. "Non me ne può fregare di meno", è la sintesi nuda e cruda del concetto espresso dall'allenatore. La qualificazione dell'Italia ai Mondiali 2026 non è ancora certa. Anzi, e ciò alimenta ansia ulteriore, c'è il serio rischio di doversela giocare ancora una volta agli spareggi. E visti gli ultimi due precedenti… meglio toccare ferro. Estonia domani (in condizioni climatiche insidiose), Israele il 14 ottobre (quest'ultima, in un clima surreale per il livello di massima allerta sicurezza dato il contesto internazionale) sono le prossime tappe che non ammettono errori. E quanto a ragionamenti polemici, c'è spazio anche per dire due parole sulla diatriba della partita di Serie A all'estero, in particolare sul botta e risposta tra l'AD, De Siervo, e il calciatore del Milan, Rabiot.

Sarri assorbito dalla Lazio: "Della Nazionale non me ne può fregare di meno"

Nonostante tutto e l'importanza di fare risultato a tutti i costi, il tecnico della Lazio, però, non usa giri di parole, va dritto al sodo, si esprime di pancia. Nell'intervista ai canali ufficiali del club biancoceleste risponde in maniera telegrafica sull'argomento. Non ci mette bocca, se ne chiama fuori. È talmente assorbito dalla situazione delicata della sua Lazio che non ha tempo e neanche voglia di spendere due parole sugli Azzurri. "Con tutto i problemi che sto affrontando in questo momento, non me ne può fregare di meno". Stop, schietto come sempre.

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Dalla parte di Rabiot su Milan-Como in Australia

Non c'è pericolo che Sarri venga frainteso nemmeno quando gli viene chiesto da che parte sta su un tema altrettanto delicato e dibattuto in queste ore. Ovvero, il trasferimento all'estero di una partita del campionato di Serie A: è il caso di Milan-Como che a febbraio verrà disputata in Australia, complice l'occupazione dello stadio di San Siro per egli eventi che riguardano le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.

"Ha ragione Rabiot – la riflessione di Sarri, che dice subito da che parte sta -. Secondo me gli è stata data una brutta risposta perché è brutto tirare in ballo l'aspetto economico. I soldi non giustificano tutto. Rabiot è un ragazzo stupendo, è uno di quelli che in partita combatte. E se non ci fossero i giocatori, la Lega non avrebbe soldi".

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