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Robinho trasferito in carcere nella “prigione dei famosi”: potrà anche prendere il sole

Robinho sconterà i 9 anni di detenzione in una prigione speciale: si trova a 150 km da San Paolo e dal 2002 ospita dei detenuti selezionati, molto noti in Brasile.
A cura di Ada Cotugno
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Robinho dovrà scontare nove anni di detenzione in Brasile per stupro di gruppo avvenuto a Milano nel 2013: la Corte Suprema di Giustizia del Brasile ha accolto la richiesta dell'Italia di fargli scontare la pena in patria, dove sarà rinchiuso a Tremembé, un carcere speciale noto per ospitare detenuti in casi di grande ripercussione sociale. Non è un caso quindi che sia noto anche come "la prigione dei  personaggi famosi", guadagnando una fama particolare soprattutto negli ultimi 20 anni.

Il brasiliano dovrà scontare proprio lì la sua lunga pena che scatta immediatamente: aveva soltanto 48 ore di tempo dalla sentenza per presentarsi prima di ricevere un mandato d'arresto, per cui un funzionario del tribunale o un rappresentante dell'autorità di polizia sarebbero potuti andare a casa dell'ex giocatore per arrestarlo e condurlo in galera.

Fonte: Globoesporte
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Perché Tremembé è la "prigione dei famosi"

La prigione dista 150 km dalla capitale San Paolo, può ospitare 584 persone e si tratta di un luogo particolare, diverso dagli altri penitenziari di tutto il Brasile. La svolta è cominciata nel marzo 2002, quando ha cominciato a ospitare detenuti che a causa della loro professione o per qualsiasi alto motivo hanno rischiato la vita in altri reparti penitenziari. Da allora in quel posto sono stati richiusi diversi nomi noti come Edinho, il figlio di Pelé giudicato colpevole di riciclaggio di denaro e traffico di droga, ma le sue celle non hanno visto solo personaggi famosi.

In passato la prigione ha ospitato anche i colpevoli di reati che hanno avuto grande eco nazionale, come nel caso di Suzane von Richthofen, arrestata per aver ucciso i suoi genitori nel 2002, Cristian Cravinhos, complice di Suzane, Elize Matsunaga, condannata per aver ucciso suo marito Marcos Matsunaga. Il penitenziario è stato inaugurato per la prima volta nel 1955 e dispone di padiglioni semiaperti e chiusi.

Fonte: Globoesporte
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Ed essendo particolare rispetto a tutti gli altri in Brasile viene gestito anche in modo diverso: al suo interno i detenuti possono consumare i pasti giornalieri all'interno delle proprie celle e hanno anche diritto a prendere il sole. All'interno del penitenziario Robinho troverà anche la cucina, una chiesa, un'aula scolastica, un orto e perfino un campo da calcio, oltre agli stabilimenti della Fondazione Prof.. Dottor Manoel Pedro Pimental. Inoltre all'interno dell'unità l'ex giocatore del Milan potrà anche lavorare, dato che la prigione è collegata a delle fabbriche che producono banchi, sedie scolastiche e serrature, tra gli altri prodotti.

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