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Roback scomparso volontariamente, ora racconta i suoi demoni: “Non è stato divertente”

Emil Roback di proprietà del Milan è sparito per due settimane prima di rifarsi vivo. In un’intervista ha spiegato cosa è successo.
A cura di Marco Beltrami
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Emil Roback ha tenuto tutti in apprensione nei giorni scorsi. L'attaccante del Milan è sparito per quasi due settimane, facendo perdere le tracce. Si era temuto anche il peggio per questo ragazzo classe 2003 che attualmente milita nell'IFK Norrköping, fino a quando proprio dalla società svedese sono arrivate notizie rassicuranti, con il giocatore riapparso. Ma cosa è successo e come mai Roback era irreperibile?

Il  giocatore arrivato a Milano nel 2020 dall’Hammarby di Ibrahimovic per 1.50 milioni di euro, dopo le parentesi nelle Giovanili, ha cercato fortuna prima in Danimarca e poi in patria in prestito. Qualcosa è andato storto nell'ultimo periodo per Roback che tra pochi giorni dovrà fare ritorno a Milano in virtù di un contratto fino al 2025. Nessuno (o quasi) sapeva dove fosse Emil che ha deciso di raccontare quanto accaduto ai microfoni di Aftonbladet.

A quanto pare solo alcuni componenti della sua famiglia erano a conoscenza di dove fosse Roback che ha scelto volontariamente di rendersi irraggiungibile anche dai suoi datori di lavoro. Queste le sue parole: "Alcuni hanno pensato che fossi stato rapito. Ero assente da quasi tutti tranne che dalla famiglia". Ma perché Roback ha deciso di rendersi irreperibile, cosa c'è dietro questa discutibile decisione? Il fatto di necessitare di un momento di break, lontano dallo stress.

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Emil Roback infatti si sentiva davvero al limite: "La testa non era al posto giusto". Si è sentito "bloccato" il ragazzo che ha avuto a che fare probabilmente con quella che ha definito come "una forma di depressione". Tante le speculazioni sulla sua assenza, anche se alla fine tutto si è risolto per il meglio con Roback tornato ad allenarsi regola"mente da due giorni: "Non è stato divertente, ovviamente. Esteriormente, sembra che io sia appena scomparso, ed è così. Molte persone mi hanno contattato chiedendomi come stavo e alcuni hanno addirittura pensato che fossi stato rapito. Mi sento bene. Ora sono tornato e mi sento bene. Ora trarrò il meglio dalla situazione e spero di tornare dove so di poter essere. Ho ancora grandi obiettivi con il mio calcio".

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