Quanto oro c’è davvero nel Pallone d’Oro? Quanto vale e come è fatto il trofeo più ambito al mondo

Non sempre valore materiale e simbolico di un oggetto coincidono, nel caso del Pallone d'Oro i due sono ben diversi. Manca pochissimo alla premiazione del vincitore, che avverrà lunedì 22 settembre 2025, e i pronostici danno come favorito Ousmane Dembélé. L'attaccante del Paris Saint Germain arriva da una stagione vissuta da protagonista, con la maglia dei francesi si è aggiudicato la Champions League mettendo a referto otto gol e sei assist. Anche in Ligue 1 è stato in grado di stupire aggiudicandosi il titolo e la nomina a capocannoniere della competizione con le sue 21 reti.
La premiazione non mette sempre tutti d'accordo, anzi c'è chi, come nel caso del Real Madrid, ha deciso di boicottare la cerimonia. La controversia risale all'anno scorso, quando il favorito era Vinicius Junior, a vincere era stato però Rodri, centrocampista del Manchester City. Da quel momento i blancos hanno scelto la via del silenzio, senza partecipare alla premiazione, così come non parteciperanno a quella di quest'anno. Chiunque sia il vincitore, verrà celebrato sul palco e gli verrà consegnato quello che si può definire come il pallone più famoso del mondo del calcio. Ma quanto vale il Pallone d'Oro ed è davvero d'oro?
Com'è fatto il Pallone d'Oro: i materiali
La forma è quella di un pallone e a vederlo sembrerebbe davvero in oro, ma dietro c'è un'altra verità: è solo placcato. Non per questo il suo valore va screditato, sia dal punto di vista simbolico, indica infatti il miglior giocatore della stagione appena conclusa, sia dal punto di vista materiale. Non è dunque oro, ma ottone che dopo essere stato modellato viene immerso nel prezioso minerale per poterlo placcare e per conferirgli il classico aspetto che attira l'attenzione e gli conferisce prestigio. Nella composizione del premio la sfera non è solitaria, poggia infatti su una base rocciosa, che nell'immaginario di molti rende il trofeo molto pesante. Non sono rocce quelle sotto al pallone, bensì piccoli cristalli di pirite.
Più di 100 ore di lavorazione per creare il Pallone d'Oro
Non sarà d'oro massiccio, ma è comunque lavorato a mano e per crearlo servono più di 100 ore di manifattura. Il tutto è affidato alla gioielleria francese Mellerio dits Meller, che da anni continua a creare il trofeo che il 22 settembre verrà consegnato al Théâtre du Châtelet a Parigi. Le due metà vengono prima modellate singolarmente, incidendo gli esagoni che gli conferiscono la sembianza di un pallone, e solo in un secondo momento vengono unite e saldate. Alla fine di tutto c'è l'iconica incisione del logo "Ballon d'Or France Football". Prima che sia pronto viene unito alla base in pirite, fatto ciò può essere consegnato nelle mani del vincitore.
Quanto pesa e vale il Pallone d'Oro
Tra ottone e pirite il peso non aumenta di tanto ed è sicuramente più leggero di un'ipotetica versione completamente in oro. Sebbene i segreti della gioielleria francese non siano stati rivelati, dovrebbe pesare circa 7 kg, con dimensioni di circa 30 cm in altezza e 20 cm di diametro. Come per peso e dimensioni, anche il valore reale è difficile da calcolare.

Si possono però fare delle stime basandosi sui materiali utilizzati. Secondo le fonti ci si aggirerebbe dai 3 mila ai 10 mila euro, senza contare lavorazione e manodopera. Resta comunque un prezzo inferiore rispetto al simbolo che rappresenta: sia a livello emozionale per chi lo vince, sia per un ipotetico valore che avrebbe se messo all'asta. I collezionisti di tutto il mondo non se la caverebbero con così "poco".