Perché il rigore assegnato a Hegerberg contro l’Italia non è un errore: la regola che nessuno conosce

Per la prima volta dal 1997 l'Italia ha raggiunto la semifinale degli Europei femminili, un risultato importantissimo arrivato grazie alla vittoria contro la Norvegia. Ma il passaggio del turno stava per essere messo in discussione dal rigore assegnato ad Ada Hegerberg che ha creato non pochi problemi: l'attaccante norvegese alla fine ha sbagliato, ma sono rimaste le enormi discussioni sulla decisione arbitrale che inizialmente sembrava scorretta. La giocatrice infatti era in fuorigioco quando ha subito il fallo da Linari, eppure l'arbitro francese Frappart ha indicato il dischetto applicando una regola che in molti non conoscono.
La spiegazione del rigore assegnato a Hegerberg
Le discussioni sono andate avanti per diverso tempo perché a detta di tutti si trattava di un clamoroso errore arbitrale: Hegerberg era in fuorigioco, ma l'arbitro le ha comunque concesso il rigore che, per fortuna dell'Italia, ha poi sbagliato. In realtà Frappart non ha fatto altro che applicare una regola che tante persone non conosco e che viene applicata in casi davvero molto ristretti. L'attaccante era davvero in fuorigioco al momento del fallo, come dimostrano le immagini, ma secondo il regolamento se un calciatore in offside subisce un fallo prima di commettere un'infrazione di fuorigioco (come per esempio toccare il pallone) allora il fallo avrà la precedenza.

La norvegese era ferma quando il pallone è partito ed è stata tirata giù dall'azzurra che forse non si era accorta della sua posizione di fuorigioco. Hegerberg non stava cercando di interagire con Linari o con il pallone, per questo viene data precedenza al fallo subito e la posizione irregolare passa in secondo piano. È un'interpretazione sicuramente soggettiva e non tutti gli arbitri avrebbero agito allo stesso modo davanti a questa azione, ma è comunque un'eventualità prevista dal regolamento dell'IFAB.

Una situazione simile si è casualmente proposta ieri in una partita di qualificazione giocata a Skopje, dove il rigore è stato assegnato dall'arbitro ma tolto dal VAR che ha sottolineato la posizione di fuorigioco, anche se il giocatore era nelle stesse condizioni di Hegerberg. Come sempre il metro di giudizio non è uguale in ogni circostanza e tutto sta all'interpretazione dell'arbitro. Ma in realtà la regola che norma questa situazione esiste, anche se per i tifosi appare piuttosto controversa.