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Offese indegne da un avversario, la squadra abbandona il campo: “Mi ha detto ‘Zitto scimmia’”

Il deplorevole episodio si è consumato in Prima Categoria. Le due società coinvolte si sono attaccate via comunicati sul web mentre il giocatore che avrebbe riversato gli insulti, ha negato tutto.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Lokomotiv Riccia al gran completo: Lamine Sow è l'ultimo accosciato a destra
Il Lokomotiv Riccia al gran completo: Lamine Sow è l'ultimo accosciato a destra

Ancora l'arroganza del razzismo imperversa sui campi del calcio italiano. Ancor più deprimente e vergognoso perché il tutto si consuma nel cosiddetto pallone di periferia dove i valori dovrebbero radicarsi ancor prima di intolleranze e disprezzi. Ma di fronte all'ignoranza ha trionfato per una volta la sportività e il senso civico di una intera squadra che ha avuto la forza e la determinazione di rispondere con il gesto più importante: abbandonare il terreno di gioco, mettendo fine all'ennesimo scempio.

Il tutto è andato di scena nel weekend nella Prima Categoria in Molise durante la partita disputata tra il Sant'Angelo Limosano e il Lokomotiv Riccia. A essere stato preso di mira, il calciatore di origine senegalese, arrivato in Italia nel 2016 e stabilitosi in Molise: Lamine Sow del Lokomotiv che – a seguito di un intervento di gioco su un avversario – è stato insultato pesantemente da quest'ultimo con epiteti uditi benissimo dai propri compagni di squadra che non hanno atteso un attimo a smettere di giocare e uscire dal campo. Il tutto poi è stato denunciato dai dirigenti del Lokomotiv Riccia: "Durante la partita in oggetto, un nostro tesserato è stato più volte pesantemente offeso con frasi razziste da un giocatore della squadra avversaria. La decisione di abbandonare la gara è stata unanime".

Lo stesso Lamine Sow a fine partita è stato contattato dall'ANSA e ha ribadito quanto avvenuto in campo: "C'è stato un contatto con un avversario ed è caduto a terra. Io ho solamente detto che non era fallo e che non l'avevo toccato. A quel punto ha iniziato a insultarmi, mi ha chiamato scimmia. C'erano anche alcuni compagni di squadra che hanno sentito".  Il tutto però ha trovato l'assoluta smentita da parte del Sant'Angelo Limosano che ha replicato alle accuse e che ha preso le distanze da quanto denunciato con una nota da parte della società

Ci dissociamo fermamente dalle accuse di razzismo mosse dalla societa sportiva Lokomotiv Riccia nei confronti di un nostro calciatore. La nostra associazione sportiva ha sempre condannato con forza qualsiasi episodio di discriminazione. Quanto accaduto durante la partita di ieri è scaturito da un semplice e normale battibecco fra due calciatori durante una fase di gioco ed è stato purtroppo strumentalizzato in maniera eccessiva. Siamo rammaricati per le notizie divulgate che offendono la nostra società e le nostre due comunità. Continueremo nella nostra attività sportiva con lealtà e con il massimo rispetto nei confronti degli avversari

Davanti a quanto accaduto e raccontato è intervenuto anche il giocatore dei presunti insulti razzisti rivolti a Lamine Sow, attraverso un post su Facebook dove ha voluto ribadire la propria descrizione dei fatti: "Non ho mai offeso il ragazzo in questione, né l'ho apostrofato con insulti razzisti, e solamente in seguito all'ennesimo fallo subito e senza ricevere mai le scuse ho avuto con lui un battibecco. Episodi che durante una partita di calcio accadono frequentemente e che vengono chiariti e risolti immediatamente senza volerne fare una questione di etnia sociale"

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