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New York Red Bulls stufi dei continui episodi di razzismo in campo: si ritirano dai tornei giovanili

I New York Red Bulls ritirano le proprie squadre giovanili dai tornei U15 e U17 della GA Cup. Il tutto a causa di mancati provvedimenti da parte della MLS dopo gli episodi di razzismo in campo di cui erano stati vittime alcuni calciatori del club statunitense.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Photo: newyorkredbulls.com
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Le squadre giovanili dei New York Red Bulls hanno deciso di ritirarsi dal torneo dopo che i loro giocatori hanno denunciato una "estrema mancanza di azione" da parte della MLS in relazione a due separati episodi razzisti sul campo. “I New York Red Bulls hanno deciso di ritirarsi dai tornei U15 e U17. Non c’è spazio per la discriminazione nel gioco competitivo. Come organizzazione, stiamo insieme ai nostri giocatori dentro e fuori dal campo”. Questa la nota diramata dalla società sul proprio sito ufficiale.

Giovedì scorso l'ultimo episodio che ha fatto perdere la pazienza al club statunitense di proprietà dell'azienda austriaca Red Bull. Il difensore Eric Tai sarebbe stato vittima di insulti razzisti da parte di un calciatore dell'Hajduk Spalato successivamente espulso per questo. Giorni prima era toccato al portiere Joshua Grant il quale aveva affermato di avere stato vittima di razzismo da parte di un giocatore del CF Monterrey. A questo punto, stufi della mancanza di provvedimenti seri della MLS sulla questione, il club ha deciso di lasciare il torneo di competenza.

"Quello che è successo nelle ultime due partite è del tutto inappropriato e ha cambiato la nostra squadra per sempre", avevano detto giovedì i giocatori Under 17 dei Red Bull in un comunicato secondo quanto scrive The Athletic. “L’estrema mancanza di azione intrapresa dalla lega è inaccettabile e ha lasciato una sensazione di sfiducia e incertezza nella nostra sicurezza e nel nostro benessere mentre giocavamo questo evento e le nostre partite in casa. Ci auguriamo che questa situazione possa far luce su un problema ancora in corso nel gioco del calcio e nel nostro mondo”.

Venerdì scorso la MLS, chiamata in causa, aveva subito risposto: “A seguito di tre accuse di linguaggio discriminatorio utilizzato durante due recenti partite della GA Cup, MLS NEXT ha immediatamente indagato e quindi emesso sospensioni in conformità con il codice disciplinare MLS NEXT alle persone colpevoli per aver violato la politica di sicurezza e benessere di MLS NEXT". Un atto dovuto e necessario che rappresenta comunque un messaggio forte nei confronti dei tanti episodi di razzismo che purtroppo stanno facendo parte del mondo del calcio.

New York Reds Bulls dice comunque addio dunque alla GA Cup, organizzato dalla MLS, a cui partecipano tutte le 29 academy della MLS più altri club stranieri come Manchester United, Arsenal, River Plate e Flamengo ai quali si sono aggiunti poi proprio CF Monterrey e Hajduk Spalato. Tai faceva parte della squadra U-15 dei Red Bull che ha vinto la MLS Next Cup l'anno scorso prima di passare alla squadra U-17 quest'anno. La squadra Under 15 doveva giocare i quarti ma non ha partecipato alla partita in programma giovedì contro i francesi del Tolosa.

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