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Napoli-Juventus, il manifesto del fallimento del ‘Dygualdo’: bocciato il tridente di Sarri

La gara del San Paolo ha confermato tutte le difficoltà per la Juventus di sostenere la scelta di Sarri sul tridente. Una volta uscito Pjanic la squadra si è disunita e anche le decisioni sui cambi non hanno portato alcun effetto. Segno che il tridente debba restare una soluzione estrema, da utilizzarsi con parsimonia.
A cura di Alessio Pediglieri
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Al San Paolo ci sarà stata anche e soprattutto la partita ‘perfetta' del Napoli di Rino Gattuso contro la Juventus, battuta 2-1, ma del suo ce l'ha messo anche Maurizio Sarri presentando una formazione spregiudicata in avanti con il tridente che ha sbilanciato il baricentro e non ha prodotto soluzioni vincenti in avanti. Così che adesso, sarà più difficile rivedere dal primo minuto una formazione che schiererà contemporaneamente Higuain, Dybala e Cristiano Ronaldo.

Il ‘tradimento' della mediana

A farlo intendere è stato lo stesso allenatore bianconero nel post gara quando si è soffermato sulle scelte fatte e su quanto visto in campo. Una volta uscito Pjanic, la squadra si è disunita, non producendo il solito gioco pericoloso e le costruzioni che fino ad ora hanno permesso alla Juventus di veleggiare in acque più che tranquille. Un ‘giocattolo' che su è rotto nelle mani del tecnico, dopo che anche contro la Lazio la squadra era andata fuori giri: "L‘ho fatto perché mi sembrava giusto tentare questa soluzione. Poteva essere fatta oggi perché anche i centrocampisti, nelle ultime settimane, davano l'impressione di sostenere i tre davanti. Però quando sbagli la partita mentalmente, è difficile trovare critiche nei singoli"

Proprio dalle parole di Sarri si comprende il tallone d'Achille bianconero: se la mediana non gira con il ritmo adeguato, si rischia lo scivolone. Contro il Napoli, l'uscita di Pjanic è stata determinante, a tal punto che dopo 13 minuti Zielinski ha rotto gli equilibri costringendo Sarri al doppio cambio (Costa-Bernardeschi per Dybala-Matuidi) ma senza trovare più il filo logico del gioco.

Le convinzioni errate sui singoli

Merito del Napoli ma anche dimostrazione che la Juventus rende al meglio senza tridente. Bell'appuntamento contro il ‘suo' Napoli, Sarri si è fatto prendere la mano, ha cercato di sfruttare le doti dei tre calciatori più forti che ha, scelta teoricamente gusta, ma che non ha pagato: "In settimana sembrava che i centrocampisti potessero reggere la soluzione. E anche i tre davanti sembavano stare bene".

Gli sbagli di Sarri e il ‘tridente' come soluzione estrema

Tuttavia, Sarri ha sbagliato le decisioni, compresi i cambi che non hanno portato nessuno beneficio: Rabiot poco incisivo, Douglas Costa confusionario e Bernardeschi totalmente  impalpabile. La ‘vera' Juventus si è vista solo dopo il gol di Ronaldo, con lo sforzo finale per cercare di andare a pareggiare, ma le idee erano comunque poche e confuse. Il tridente è dovrà restare una soluzione estrema, da gara in corso, perchè la struttura del gioco e le caratteristiche dei calciatori non sembrano adatte a supportarne la presenza per tutti i 90 minuti.

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