Mourinho esalta la Roma ma non dimentica: “Errori arbitrali hanno condizionato diverse partite”
José Mourinho ha ancora impresse le immagini della grande festa che si è tenuta a Roma all'indomani del successo in Conference League dei giallorossi. In attesa di capire le mosse di mercato del ds Tiago Pinto e della società, il tecnico portoghese si gode ancora il momento dopo essere entrato completamente nelle grazie del popolo romanista. Nel corso di un'intervista rilasciata al quotidiano lusitano ‘Record', Mourinho ha parlato di diversi argomenti mettendo in evidenza anche i problemi attraversati dalla squadra durante il campionato che ha visto la Roma sempre un gradino sotto le altre big.
"Per alcuni Einstein delle tv la nostra stagione è stata pessima, ma per me che sono molto esigente con me stesso, è stata fantastica, perché non avevamo le capacità per fare meglio – ha detto l'allenatore che ha poi ha evidenziato nuovamente il tema relativo alle tante gare giocate – Rui Patricio ne ha giocate 54″. Un aspetto da sempre contestato da Mourinho che anche in questo caso ha aggiunto: "Abbiamo avuto 14 partite di giovedì, con partite di campionato la domenica dopo". Lo Special One è però tornato a parlare ancora una volta degli arbitri italiani. Nel corso della stagione si è scagliato tante volte con il designatore Rocchi.
Anche in questo caso lo Special One ha voluto rimarcare un concetto a lui caro riguardante le decisioni arbitrali che avrebbero penalizzato la Roma durante la stagione: "Gli arbitraggi si discutono non solo in Italia ma in tutto il mondo – ha detto l'allenatore – In Serie A c’è un lavoro difficile per il signor Rocchi, ci sono meno arbitri con esperienza e molti giovani". L'allenatore della Roma aggiunge: "Devo dire che ci sono stati alcuni errori arbitrali che hanno condizionato diverse partite. Comunque la Serie A è un campionato di qualità".
La stagione di Mourinho è stata caratterizzata soprattutto dallo sfogo plateale nel posto gara di Napoli-Roma terminata 1-1. Lo Special One aveva contestato pesantemente la decisione di non assegnare rigore ai giallorossi per un contatto in uscita tra Meret e Zaniolo. "Purtroppo per il calcio c’erano Di Paolo e Di Bello" tuonò Mourinho che ora in questa intervista rimarca il suo concetto di base sugli arbitri italiani. Un argomento caldo che nemmeno la vittoria in Conference League è riuscita a farglielo togliere dalla mente.
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