Morto Bruno Ferretti, raccontò le gesta dell’Ascoli di Rozzi e Mazzone
Il mondo del calcio perde un altro dei suoi cantori. Bruno Ferretti è morto a 66 anni, il decesso è avvenuto questo pomeriggio all'Ospelda "Mazzoni" di Ascoli Piceno dove era stato ricoverato d'urgenza per l'aggravarsi delle condizioni di salute. Ammalato da tempo, l'ultimo malessere gli è stato fatale. Era una delle firme storiche del giornalismo marchigiano, da 47 anni alle prese con un lavoro che era anzitutto passione, la stessa con la quale ha seguito le vicende dell'Ascoli a partire dagli Anni Settanta quando entrò nella redazione del quotidiano Il Messaggero.
Fu l'epoca ‘eroica' del presidente, Costantino Rozzi, e dei bianconeri allenati da Carletto Mazzone. E quell'epoca Ferretti ha contribuito a raccontarla alla sua maniera, con competenza e dedizione anche negli avvenire quando – una volta in pensione – è rimasto nel suo mondo, il giornalismo, attraverso collaborazioni (Corriere Adriatico e Ascoli Live) e l'idea di fondare un nuovo organo d'informazione (Cronache Picene). A ricordarlo con un messaggio molto toccante è stato anche l'Ascoli calcio.
Il Patron Massimo Pulcinelli, Il Presidente Neri, la Dirigenza bianconera tutta, il CdA, lo staff tecnico e la squadra, l'Ascoli Calcio al completo esprimono il più profondo e sincero cordoglio per la scomparsa dello storico giornalista ascolano Bruno Ferretti – si legge nella nota dei marchigiani -. Se ne va una pietra miliare della storia dell'Ascoli Calcio, dagli anni '70 con la sua penna aveva raccontato le vicende del Club bianconero sulle pagine del quotidiano "Il Messaggero" e, negli ultimi anni, sulla testata web "Cronache Picene". Scrittore appassionato, opinionista acuto e grande tifoso dell'Ascoli, persona colta, affabile, gentile e umile. Giungano al figlio Marco, grande tifoso bianconero, al fratello Andrea, giornalista del Corriere dello Sport e Cronache Picene, e a tutta la Famiglia Ferretti le più sentite condoglianze. Ciao Bruno!".
