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Massimo Ferrero scarcerato: ha lasciato San Vittore dopo 17 giorni

L’ex patron della Sampdoria è adesso agli arresti domiciliari. Dovrà rispondere delle accuse di reati societari e bancarotta. Era stato arrestato lo scorso 6 dicembre.
A cura di Alessio Pediglieri
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Sono state accolte le richieste dei suoi legali e così l'ex patron della Sampdoria Massimo Ferrero è stato scarcerato da San Vittore dove era stato recluso 17 giorni fa. Ferrero trascorrerà il Natale a casa, agli arresti domiciliari mentre continua l'inchiesta a suo carico per cui dovrà rispondere delle accuse di reati societari e bancarotta nell'ambito di un'inchiesta della procura di Paola, in provincia di Cosenza.

Dunque, dopo più di due settimane dal fermo, Massimo Ferrero ha ottenuto ciò che i suoi due avocati, Luca Ponti e Pina Tenga, avevano immediatamente richiesto alla Procura, ossia la possibilità di convertire il carcere con gli arresti domiciliari. Da subito era stato fatto evidenziare come non sussistessero le motivazioni dell'arresto immediato e del trattamento poco dignitoso nei confronti dell'ex presidente della Sampdoria. Oggi, giovedì 23 dicembre, la richiesta è stata accolta e Ferrero trascorrerà il periodo natalizio fuori da San Vittore, il carcere milanese in cui era stato rinchiuso.

Intanto continua l'inchiesta della Procura di Paola sui reati societari e di bancarotta a lui contestati, motivo per cui Ferrero si era dimesso immediatamente dalla carica di proprietario del club blucerchiato, completamente estraneo ai fatti e per nulla coinvolto se non per qualche intercettazione in cui si nomina la Sampdoria. I reati che vengono contestati a Ferrero risalgono ad altre società estranee al club e non coinvolgono nemmeno operazioni di mercato che sembravano in un primo tempo elementi inerenti al caso.

La scarcerazione è arrivata a seguito dell'udienza al tribunale del Riesame di Catanzaro di mercoledì 22 dicembre quando davanti ai giudici i pm della Procura di Paola e i difensori di Ferrero si sono confrontati. L'accusa ha chiesto la conferma della custodia in carcere mentre i difensori hanno spinto per la revoca o, in subordine, per gli arresti domiciliari. Al termine dell'udienza, durata circa tre ore, i giudici si erano riservati ogni decisione, che sarebbe dovuta arrivare entro Natale. Oggi, giovedì 23 dicembre è stata accolta la richiesta difensiva e per Ferrero c'è stato il nullaosta per lasciare il carcere di San Vittore.

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