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Arrestato Massimo Ferrero, ex patron della Samp

Massimo Ferrero non è più il presidente della Sampdoria: dimissioni immediate

Massimo Ferrero è in carcere da oggi in seguito all’inchiesta della Procura di Paola, con le accuse di reati societari e bancarotta fraudolenta. Il produttore cinematografico si è dimesso da tutte le sue cariche societarie nella Sampdoria.
A cura di Paolo Fiorenza
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La tempesta giudiziaria abbattutasi su Massimo Ferrero, arrestato oggi a Milano con le accuse di reati societari e bancarotta fraudolenta, ha avuto una conseguenza immediata sulla Sampdoria, club di Serie A di proprietà del produttore cinematografico: Ferrero, infatti, si è dimesso da tutte le cariche societarie, da questo momento dunque non è più il presidente della Sampdoria. Il club blucerchiato lo ha comunicato con una nota sul proprio sito ufficiale.

"Con grande stupore si è appreso dell’odierna esecuzione di una misura cautelare di custodia in carcere a carico di Massimo Ferrero, richiesta da parte della Procura della Repubblica di Paola per vicende fallimentari relative a fatti di moltissimi anni fa e rispetto alle quali non sono di chiara ed immediata percezione le stesse esigenze cautelari alla base per l’evidente assenza di attualità, tanto più considerando che per tre delle quattro società calabre coinvolte vi era già stata allo scopo una transazione con le relative procedure già perfezionata e adempiuta", è la premessa della nota, che poi annuncia la decisione di Ferrero in merito alle sue cariche.

"Tali vicende, in ogni caso, preme precisare che sono del tutto indipendenti tanto rispetto alla gestione e alla proprietà della Società U.C. Sampdoria quanto rispetto alle attività romane di Ferrero e legate al mondo del cinema, già oggetto di procedura avanti al Tribunale di Roma – scrive il club blucerchiato – Tuttavia Ferrero, proprio per tutelare al meglio gli interessi delle altre attività in cui opera, e in particolare isolare anche ogni pretestuosa speculazione di incidenza di un tanto rispetto all’U.C. Sampdoria e al mondo del calcio, intende formalizzare le dimissioni immediate dalle cariche sociali di cui sinora è stato titolare, mettendosi nel contempo a immediata e completa disposizione degli inquirenti, che verranno contattati dai suoi legali, gli avvocati Luca Ponti e Giuseppina Tenga, proprio per chiarire fin da subito la propria posizione ed evitare che, dalla del tutto inaspettata e presente situazione, possano derivare ulteriori pregiudizi a carico di realtà estranee, come l’U.C. Sampdoria, che ne sarebbero gratuitamente danneggiate".

La Sampdoria infine si dice fiduciosa che la vicenda giudiziaria del proprio ex presidente si possa chiarire in tempi rapidi: "Si confida che tutto si possa risolvere in tempi brevissimi anche considerando che il Trust adottato in funzione delle procedure romane contemplava, a garanzia, anche l’accantonamento di somme proprio a tutela delle procedure di cui alla Procura di Paola".

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