L’orgoglio di Yarmolenko: “Non vogliamo favori, l’Ucraina ai Mondiali ci andrà sul campo”

Il 24 e il 29 marzo sono le date segnate in rosso sul calendario della Fifa. Si giocano le partite dei playoff per la qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022. Tutte meno una, Scozia-Ucraina che la Federazione ha rinviato a giugno a causa della guerra, accogliendo la richiesta del Paese invaso dalla Russia: solo allora potrà esserci la finalissima con la vincente dell'altra sfida, Galles-Austria, che invece si disputerà come da programma (24 marzo alle 20:45).
Pochi giorni fa una dichiarazione all'Associated Press del presidente della Federcalcio gallese aveva lasciato trapelare un'ipotesi presa in considerazione dalla stessa Fifa, l'ennesimo segnale in un momento molto delicato a livello internazionale per la crisi bellica scatenata dal leader del Cremlino, Vladimir Putin. Ovvero, concedere all'Ucraina una sorta di wild card calcistica, un invito speciale a partecipare alla prossima edizione della Coppa del Mondo.

Andryi Yarmolenko, attaccante del West Ham e della nazionale, è tornato sull'argomento esprimendo un concetto molto semplice: nonostante la situazione gravissima in cui versa il suo Paese non intende beneficiare di trattamenti di favore. Se l'Ucraina parteciperà ai Mondiali sarà perché ne avrà conquistato il diritto sul campo. "Ho saputo che vogliono darci un pass per accedere direttamente ai Mondiali, ma credo che questo non sia giusto – si legge sul sito sport.ua -. Abbiamo gambe e forza per giocarcela sul campo di calcio. Aiutateci a fermare questa guerra e noi disputeremo la partita. Chi sarà la più forte poi andrà in Qatar".
Yarmolenko è tra i calciatori ucraini della Premier League che in queste settimane ha alzato la voce per denunciare la devastazione subita dalla sua nazione e soprattutto puntare l'indice contro quei "colleghi" russi che hanno scelto il silenzio rispetto all'azione militare sferrata dal loro Paese. "State zitti dinanzi a morti innocenti – lo sfogo del giocatore degli Hammers -. Per voi non ci sarà perdono".

Giovedì scorso, dopo aver siglato la rete decisiva che ha qualificato la sua squadra ai quarti di Europa League ha regalato la maglia a un giovane tifoso che aveva addosso la bandiera dell'Ucraina. "Adesso è difficile pensare al calcio, ma quando si potrà giocare questa partita ce la metteremo tutta – ha aggiunto Yarmolenko -. Sarà difficile dare il massimo poiché molti ragazzi non stanno giocando né si stanno allenando essendo in Ucraina, c'è chi combatte e chi è impegnato a trasportare aiuti umanitari".