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L’annuncio di Vialli, ha bisogno di tutte le forze per curare la malattia: “Sospendo i miei impegni”

Gianluca Vialli lascia momentaneamente la Nazionale azzurra, di cui era capo delegazione, per poter curare al meglio il tumore al pancreas che lo ha colpito 5 anni fa.
A cura di Paolo Fiorenza
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Gianluca Vialli lascia momentaneamente la Nazionale azzurra – di cui era capo delegazione – come da lui stesso annunciato sul sito della FIGC. In questo momento le sue esigenze sono diverse e più pressanti, ovvero convogliare tutte le proprie risorse alla cura della malattia, il tumore al pancreas che gli è stato diagnosticato 5 anni fa e che non lo ha mai abbandonato da allora.

"Al termine di una lunga e difficoltosa ‘trattativa’ con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri – ha detto il 58enne di Cremona – L'obiettivo è quello di utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia, in modo da essere in grado al più presto di affrontare nuove avventure e condividerle con tutti voi. Un abbraccio".

Un annuncio improvviso, quello dell'ex attaccante di Sampdoria, Juventus e Italia, che in questi ultimi mesi è stato fido scudiero del suo ‘gemello' Roberto Mancini sulla panchina della Nazionale, condividendo la grande gioia della vittoria agli Europei dello scorso anno.

Gianluca Vialli lo scorso 23 settembre a San Siro per Italia-Inghilterra di Nations League
Gianluca Vialli lo scorso 23 settembre a San Siro per Italia-Inghilterra di Nations League

Le dichiarazioni del presidente federale Gabriele Gravina sono impregnate della speranza che Vialli possa tornare quanto prima ad occupare il suo ruolo da capo delegazione della nazionale: "Gianluca è un protagonista assoluto della Nazionale italiana e lo sarà anche in futuro. Grazie alla sua straordinaria forza d’animo, all’Azzurro e all’affetto di tutta la famiglia federale sono convinto tornerà presto. Può contare su ognuno di noi, perché siamo una squadra, dentro e fuori dal campo".

Rivedere Vialli sulla panchina dell'Italia al fianco del Ct Mancini è l'auspicio di chiunque in questi anni lo abbia spinto – anche solo da lontano – a dare battaglia ad una malattia bastarda come il tumore al pancreas. "Mi sono reso conto che non vale più la pena di perdere tempo e fare delle stronzate. Fai le cose che ti piacciono e di cui sei appassionato, per il resto non c'è tempo", aveva detto qualche mese fa. Conoscendolo, Gianluca farà di tutto per tornare al più presto a Coverciano.

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