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Guerra in Ucraina

La serata speciale per il giovane tifoso dello Shakhtar fuggito dalla guerra: fa un gol da sogno

Lo Shakhtar ha giocato un’amichevole a Danzica contro il Lechia. A pochi minuti dalla fine della partita c’è stato un momento molto emozionate: a un giovane tifoso fuggito da Mariupol in fiamme è stato un regalo bellissimo, una luce in mezzo a tanto buio.
A cura di Maurizio De Santis
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Dmytro Keda è il ragazzo di Mariupol che ha vissuto una serata particolare indossando la maglia della sua squadar, lo Shakhtar.
Dmytro Keda è il ragazzo di Mariupol che ha vissuto una serata particolare indossando la maglia della sua squadar, lo Shakhtar.
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Dmytro Keda ha 12 anni. È un ragazzo che la vita e la ferocia della guerra hanno messo spalle al muro: non ha tempo per essere adolescente, deve crescere in fretta e mettere da parte le emozioni. Viene da Mariupol, la città dell'Ucraina orientale che esiste (ancora) sulle mappe perché quel che ne resta oggi, dopo i bombardamenti continui e la battaglia che infuria, sono solo macerie e dolore. In mezzo a tanto buio s'è accesa una luce: al ragazzo è stata concessa l'opportunità e lo sfizio di scendere in campo per pochi minuti nel recupero e segnare il gol vittoria dell'amichevole giocata dallo Shakhtar Donetsk contro il Lechia Danzica.

Il giovane tifoso dello Shakhtar entra in campo a pochi minuti dalla fine dell'incontro.
Il giovane tifoso dello Shakhtar entra in campo a pochi minuti dalla fine dell'incontro.

Compagni di squadra e avversari sono stati molto affettuosi con lui, non era calcio ma un tenero abbraccio. Prima l'ingresso sul rettangolo verde, con il suo numero di maglia sulla lavagnetta elettronica, poi il brivido della rimessa in gioco e, infine, quando ormai il tempo era agli sgoccioli, la corsa da sogno verso la porta avversaria per fare gol. E quando quel giovanotto ha messo la palla in rete sono scattati anche l'applauso dei tifosi polacchi, accorsi alla Polsat Plus Arena, e l'esultanza di gruppo con i giocatori che hanno portato in trionfo il ragazzo. Lui ha sorriso e alzato le braccia al cielo. È finita 2-3 in favore dello Shakhtar ma il risultato sportivo passa davvero in secondo piano rispetto a tutto il resto.

Dmytro Keda batte il calcio d'inizio, poco dopo compagni di squadra e avversari gli permetteranno di segnare la rete del 2-3.
Dmytro Keda batte il calcio d'inizio, poco dopo compagni di squadra e avversari gli permetteranno di segnare la rete del 2-3.

La gara rientrava in un tour di amichevoli (lo Shakhtar Global Tour for Peace), che ha messo in calendario le partite contro Olympiakos, Lechia, Fenerbahçe e Hajduk Spalato: match che hanno fine preciso, raccogliere fondi e aiuti umanitari da destinare alla popolazione ucraina dopo l'invasione della Russia. I vertici del club, che dal 2014 è costretto all'esilio a causa dello scoppio del conflitto nel Donbass, hanno espresso orgoglio e commozione per come i giocatori stanno affrontando questo momento molto delicato.

"L'ultimo allenamento che hanno fatto è stato il 19 gennaio – ha ammesso Darijo Srna -. Nei giorni scorsi hanno ripreso insieme per la prima volta e per completare la squadra abbiamo preso sette o otto giocatori in prestito dal Mariupol. Uno di loro, Myshnyov, non ha più la sua casa, niente". Martedì 18 aprile tappa in Turchia per il test col Fenerbahçe poi ultimo appuntamento in Croazia (1° maggio) con l'Hajduk.

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