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La polizia entra in campo per difendere l’arbitro dalla furia del River Plate: “Ha sentito la pressione”

Il River Plate perde 3-1 col Palmeiras ed esce dalla Libertadores. Dopo il fischio finale i giocatori aggrediscono l’arbitro Matonte e serve l’intervento della polizia.
A cura di Michele Mazzeo
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Il sogno Copa Libertadores del River Plate si è spento a San Paolo, nel ritorno dei quarti di finale contro il Palmeiras. La squadra di Marcelo Gallardo, dopo il ko 2-1 all'andata al Monumental, è crollata all’Allianz Parque con un 3-1 che ha sancito l'eliminazione (5-2 il punteggio complessivo). A infiammare la notte brasiliana non è stato però solo il risultato, ma il caos scoppiato dopo il fischio finale, quando i giocatori argentini hanno aggredito verbalmente l'arbitro Andres Matonte, costringendo la polizia a intervenire per proteggerlo.

Il River aveva sbloccato la partita con Maximiliano Salas, ma i brasiliani hanno reagito con il pareggio di Vitor Roque e la doppietta dell'ex Lanus José Manuel Lopez, che ha ribaltato la sfida. Il gol del 2-1 dal dischetto, arrivato dopo un discusso fallo di mano di Colidio e il contatto in area tra Acuña e Torres, ha acceso la protesta dei Millonarios. L'arbitro uruguaiano ha fischiato rigore ed espulso Acuña, decisioni che hanno fatto esplodere la rabbia argentina.

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Al triplice fischio la tensione è degenerata. Diversi giocatori del River si sono lanciati verso Matonte, circondato in fretta dalla polizia di San Paolo per evitare il contatto fisico. Salas, il più furioso, ha urlato "figlio di p***a" a pochi centimetri dal direttore di gara schermato dalle forze dell'ordine scese in campo, bloccato a fatica dai compagni e dallo staff tecnico. Solo dopo alcuni minuti, tra insulti e spintoni, la situazione è tornata sotto controllo.

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Anche Marcelo Gallardo ha chiesto spiegazioni, mantenendo toni meno aggressivi ma comunque duri. A caldo, rivolgendosi a Matonte, ha detto: "Hai condizionato la partita per niente a causa di una piccola azione", per poi rivolgergli un sarcastico applauso. Poi, in conferenza stampa, non ha risparmiato critiche: "L'arbitro non sapeva come gestire la partita e, in quella confusione, abbiamo dato un vantaggio all’avversario. Non può succedere. L'arbitro ha sentito la pressione. Non l'ha gestita bene e alcune cose sono cambiate nel secondo tempo, ma dobbiamo comunque assumerci la responsabilità dei nostri errori".

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Per i Millonarios resta l’amarezza di una qualificazione sfumata e di una gestione nervosa del match, pagata a caro prezzo nei minuti finali. Per il Palmeiras, invece, arriva la certezza della semifinale, con la possibilità concreta di puntare al titolo continentale. Ma la notte di San Paolo resterà segnata non solo dall'eliminazione del River Plate, ma anche dall'immagine dell'arbitro difeso dagli agenti in campo: la fotografia di una resa sportiva trasformata in rissa.

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