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Inchiesta Prisma, accolte le richieste di patteggiamento per Andrea Agnelli e gli altri ex dirigenti Juve

Inchiesta Prisma sulla Juventus, le decisioni del Gup del Tribunale di Roma. Lunga lista di patteggiamenti tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli e l’ex vicepresidente Pavel Nedved. Club sanzionato di oltre 150mila euro.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Una lunga serie di patteggiamenti ha messo ufficialmente la parola fine al processo penale relativo all'inchiesta Prisma per presunte plusvalenze e manovre stipendi relative alla Juventus e ai suoi ex dirigenti. Un filone iniziato a Torino che provocò un terremoto ai vertici del club bianconero che ha già avuto le sue conseguenze dal punto di vista sportivo. Ebbene nel primo pomeriggio di oggi il Gup del Tribunale di Roma ha dato il via libera alla difesa della Juventus per avanzare le proprie richieste di patteggiamento: tutte praticamente accettate. Definite dunque le posizioni dell’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex dirigente sportivo Fabio Paratici e l’ex vicepresidente Pavel Nedved.

Le pene, tutte con sospensione condizionale, vanno da 11 mesi fino a un anno e 8 mesi. Per l'ex patron della Juventus è stato proposto un patteggiamento di 1 anno e 8 mesi mentre per Pavel Nedved 1 anno e 2 mesi. L'ex ds Fabio Paratici, in estate vicinissimo al Milan si è visto recapitare 1 anno e 6 mesi al pari di Cesare Gabasio, da gennaio 2021 Chief Legal Officer del club. Per Stefano Cerrato (Chief Financial Officer), Marco Re (Chief Financial Officer fino a luglio 2020) e Stefano Bertola (Chief Operating Officer), un anno convertito in ammenda. Pene sospese e ammende per tutti i patteggiamenti superiori all’anno.

Arrivabene, Nedved e Angelli.
Arrivabene, Nedved e Angelli.

Gli altri provvedimenti e la posizione di Maurizio Arrivabene

Ma non è tutto, tra gli altri provvedimenti, spicca anche la posizione dell’ex amministratore delegato del club Maurizio Arrivabene per cui è stato confermato il non luogo a procedere. La Juventus ha ricevuto un'ammenda da 156.750 euro. Le accuse per gli imputati erano quelle di aggiotaggio, ostacolo agli organi di controllo e falsificazione di documenti contabili. Al centro dell’indagine ci sarebbero state anche le plusvalenze sospette e le note operazioni sugli stipendi dei calciatori durante il Covid. Nel procedimento si sono costituite parte civile circa 200 persone tra azionisti, associazioni di tutela dei consumatori e la Consob. 

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