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Mondiali in Qatar 2022

Il virus del cammello spaventa la Francia prima della finale ai Mondiali: sintomi per 3 calciatori

La Francia è preoccupata per le possibili conseguenze del “virus del cammello”. Sintomi per tre calciatori della nazionale di Deschamps a tre giorni dalla finalissima.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La finale dei Mondiali in Qatar si avvicina e Argentina e Francia non vedono l'ora di mettere piede in campo sperando di poter alzare quel trofeo sotto il cielo di Doha. Sarà la sfida tra Messi e Mbappé, tra la Seleccion e i campioni in carica. Una notte unica dunque che la nazionale di Deschamps potrebbe però vivere senza alcuni protagonisti importanti come Upamecano, Rabiot e in ultimo Coman. L'ex Juventus è stato infatti colpito da un virus influenzale che potrebbe fargli saltare la finalissima al Lusail Stadium. Proprio come accaduto ai primi due alla vigilia della semifinale, per gli stessi motivi. Ma dietro a quella che sembra una semplice influenza in realtà si nasconderebbe un autentico virus.

La Francia è infatti preoccupata che i tre giocatori abbiano contratto il cosiddetto "virus del cammello" che di conseguenza ha messo Rabiot in un hotel isolato, anche se non è ancora confermato se la squadra francese soffra di questa specifica febbre. Deschamps ha spiegato quale sia stato il protocollo in questo caso: “Upamecano si è sentito male subito dopo la partita contro l'Inghilterra – ha detto – Succede quando ti eserciti così tanto, il tuo corpo si indebolisce e sei più incline a contrarre questi virus". Deschamps ha spiegato il tutto nello specifico: "Stiamo prendendo tutte le precauzioni necessarie, stiamo cercando di assicurarci che non si diffonda, ma i virus sono ovviamente infettivi e dobbiamo prendere precauzioni contro di loro. Lo separiamo dagli altri e anche da Adrien".

Kinglsely Coman durante la sfida contro la Polonia.
Kinglsely Coman durante la sfida contro la Polonia.

Il "virus del cammello" sta dunque colpendo tutti coloro i quali sono stati in Qatar. Si sta diffondendo anche tra membri della stampa, tifosi e in questo caso anche calciatori. "Anche Coman aveva la febbre stamattina – ha spiegato Deschamps – A Doha le temperature si sono un po' abbassate e l'aria condizionata è sempre accesa. Abbiamo avuto alcuni casi di sintomi simil-influenzali. Stiamo cercando di stare attenti perché non si diffonda e i giocatori hanno fatto un grande sforzo in campo e ovviamente le loro difese immunitarie ne risentono".

Nel frattempo l'agenzia per la sicurezza sanitaria inglese UKHSA ha avvertito i medici inglesi sul rischio di potenziali casi di MERS: Middle East Respiratory Syndrome. Si tratta di una sindrome respiratoria molto severa causata da un coronavirus cugino del Sars-CoV2. Il virus è diffuso nei paesi della fascia mediorientale come e si presume che il contagio per il passaggio del virus all'uomo avvenga proprio per via dei cammelli. E infatti i casi di MERS avvenuti negli ultimi anni si sono concentrati proprio in quei soggetti che sono stati a stretto contatto con gli animali in questione. 

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