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Il viaggio in Camerun di Mbappé circondato dai militari armati fino ai denti: potevano rapirlo

L’attaccante francese del Paris Saint-Germain s’è recato nel Paese di origine di suo padre, Wilfred, per progetti di beneficenza. Per proteggere il calciatore era stati allestito un servizio di sicurezza eccezionale.
A cura di Maurizio De Santis
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Kylian Mbappé circondato dai militari per la sicurezza personale.
Kylian Mbappé circondato dai militari per la sicurezza personale.

A guardare le immagini, la visita di Kylian Mbappé in Camerun, nel villaggio di Duala da cui è partito suo padre Wilfred, più che un viaggio alla riscoperta delle proprie origini e all'insegna di progetti di beneficenza è sembrato una sorta di missione blindata. Blindati erano i minivan a bordo dei quali si sono mossi il calciatore del Paris Saint-Germain e gli uomini della scorta, seguiti perfino da un mezzo corazzato dell'esercito, da un furgone della polizia e circondati da un paio di cordoni di agenti che (a piedi) presidiavano il percorso della colonna. Ma se credete di aver visto tutto, non è finita qui.

C'è una seconda parte di video che raccontano, passo dopo passo, cosa ha significato tenere sotto custodia un personaggio ricco e famoso, una star globale dello sport che potrebbe far gola a chi – dietro disegno criminoso – sarebbe pronto a tutto pur di rapirlo e chiedere un riscatto a cifre astronomiche.

Ecco perché il campione del mondo francese era circondato da militari in assetto antisommossa, armati fino ai denti, che senza troppi complimenti – se necessario – prendevano anche a calci chi provava solo ad avvicinarsi. Avevano un solo compito: tenere chiunque lontano dal giocatore, a loro la scelta dei modi più pratici ed efficaci… Lo tenevano per le braccia e stretto ai loro corpi, avevano il compito di proteggerlo a ogni costo. E lo hanno fatto senza badare troppo al protocollo. Mbappe indossava un abito e un copricapo tradizionali, ma quasi facevi fatica ad accorgertene tale era la ressa c'era intorno.

"Abbiamo molti progetti che abbiamo già avviato in alcune scuole – ha spiegato Mbappé parlando in occasione della sua visita in Camerun -. Ma abbiamo programmi di più ampio respiro che non possiamo ancora svelare perché stiamo aspettando che sia tutto bene organizzato prima di esporli e renderli pubblici. Siamo consapevoli che ci sono molte cose da fare. Ma posso assicurare che stiamo lavorando sodo per il futuro del Camerun", le ultime parole del giocatore prima che il corteo gli facesse ancora da scudo.

Sotto i riflettori. Mbappé in queste settimane lo è soprattutto per ciò che riguarda la sua vicenda contrattuale. I rapporti con il club parigino sono ai minimi storici, lo strappo è già in atto. Le parole del presidente, Al-Khelaifi, non lasciano molti dubbi al riguardo soprattutto alla luce di alcune riflessioni da parte dello stesso Kylian sullo spogliatoio e sulle aspettative della squadra. "Voglio vincere la Champions. Giocare al Psg non mi aiuta. È un club che divide, una squadra che divide". Durissima la replica del massimo dirigente: "Se pensa questo di noi, perché non se ne va".

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