Il gesto di Dimarco nel momento in cui l’Italia ha davvero pensato di poter fare 9 gol alla Norvegia

L'Italia è stata travolta dalla Norvegia nella seconda parte della partita di Milano e ha perso per 4-1 lo scontro diretto contro Haaland & co per la seconda volta dopo la batosta di Oslo di giugno: sette reti subite e una soltanto realizzata alla squadra di Solbakken, che ha dato una lezione agli Azzurri nella ripresa allo stadio Meazza dopo un primo tempo che si era chiuso con la selezione di Gattuso in avanti per 1-0.
Proprio il gol di Francesco Pio Esposito al 10′ c'è stato un gesto di Federico Dimarco che è corso a prendere la palla per riprendere subito il gioco: in quel momento il laterale azzurro voleva lanciare un segnale e lasciar pensare che davvero si potessero segnare 9 gol alla Norvegia, ovvero il numero che avrebbe permesso all'Italia di qualificarsi direttamente alla Coppa del Mondo. Naturalmente così non è stato, anzi.
Il gesto di Dimarco dopo il gol di Esposito: l'Italia ha davvero pensato di fare 9 gol alla Norvegia
Dimarco ha dialogato con Retegui e poi ha appoggiato a Esposito, che ha controllato e si è girato in maniera perfetta per battere a rete il portiere della Norvegia. Negli istanti successivi, mentre i due attaccanti azzurri festeggiavano la rete, il laterale dell'Inter è corso verso la porta e ha discusso con l'estremo difensore norvegese Nyland che non voleva dargli il pallone.
In quel momento, probabilmente, Dimarco con quel gesto voleva lanciare un segnale e far pensare a tutti, gli spettatori allo stadio e a casa, che davvero si potessero segnare 9 gol alla Norvegia per poter andare direttamente alla Coppa del Mondo 2026.

Poi le cose sono andate in maniera completamente diversa e l'Italia ha subito 4 gol nella seconda frazione di gioco a San Siro, buttando all'aria il ‘buono' fatto nella prima parte e finendo tra i fischi dei 70mila spettatori di San Siro.
Un'illusione a tinte azzurre che è durata poco e che ha riportato tutti con i piedi per terra. Ora la Nazionale Italiana dovrà focalizzarsi solo sui play-offperché una mancata qualificazione ai Mondiali per la terza volta di fila sarebbe davvero difficile da gestire.