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Evra e il metodo Ferguson: “Un malvagio, tanti giocatori in lacrime. Allenasse ora andrebbe in prigione”

Patrice Evra ha ricordato il suo periodo al Manchester United sotto la guida di Sir Alex Ferguson, “un malvagio” ha sottolineato l’ex campione francese. Che poi ha raccontato l’ennesimo aneddoto che lo ha visto protagonista: “Oggi non potrebbe allenare…”
A cura di Alessio Pediglieri
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Patrice Evra ha avuto occasione di incrociare la propria carriera con quella di Sir Alex Ferguson per ben 7 anni, tra il 2006 e il 2013 quando entrambi contribuirono ai successi del Manchester United, in Premier League. Un lungo connubio che a distanza di anni, l'ex giocatore francese ha voluto ricordare non senza dimenticare il "metodo Ferguson", che già più volte è emerso tra aneddoti e ricordi che ne hanno caratterizzato lo spirito guerriero in spogliatoio. Ribadito da Evra stesso: "Ha fatto piangere tanti giocatori… se allenasse oggi con i suoi modi finirebbe in galera".

Evra con Ferguson allo United per 7 stagioni: "Oggi finirebbe in prigione"

Nei primi anni 2000, Patrice Evra faceva parte del Manchester allenato da Alex Ferguson e i sette anni tra i diavoli rossi hanno permesso al campione francese di conoscere perfettamente i "trattamenti" riservati ai giocatori da parte del tecnico inglese, cui ha partecipato direttamente tra allenamenti e momenti in spogliatoio. Tutto ciò gli ha permesso di vedere da vicino il modo in cui Ferguson gestiva i suoi giocatori, spesso superando i limiti a tal punto che oggi rischierebbe addirittura dei guai con la legge: "Se Ferguson fosse un allenatore in questo momento, probabilmente finirebbe in prigione…" ha dichiarato senza veli Evra al podcast SDS : "Non c'è altro epilogo. Ferguson finirebbe direttamente in prigione per ciò che farebbe. Era malvagio… Sapete quanti giocatori ho visto piangere perché gli ha dato l'asciugacapelli? A quanti ha lanciato le scarpe? Era cattivissimo."

Evra ricorda la sfuriata di Ferguson con Welbeck: "Chi caz*o credi di essere?"

I ricordi di Patrice Evra si riferiscono ad un paio di episodi in particolare, tra cui quello famoso che vide vittima David Beckham colpito al volto dal lancio degli scarpini da parte di Ferguson. Poi un altro, meno famoso ma che rivela la natura indiavolata del tecnico inglese: la furiosa sfuriata neo confronti del giovane Danny Welbeck, in Arabia Saudita, dopo un'amichevole persa in cui sbagliò un rigore. "Wayne Rooney passò la palla a Welbeck, che però sbagliò dal dischetto. Abbiamo perso la partita, un'amichevole di 45 minuti. Ma quando siamo tornati nello spogliatoio, Ferguson ha urlato: ‘Welbeck!', "Io e lui eravamo in bagno, lui stava facendo pipì, ma Ferguson stava urlando. "‘Chi cazzo ti credi di essere, che entri in prima squadra e tiri un rigore?'. Ho provato a replicare: ‘Mister, è solo una partita amichevole…' E lui subito: ‘Fanc*lo l'amichevole!'

Che cos'è l'"asciugacapelli", il metodo che Ferguson riservava ai suoi giocatori

E anche il cenno all'"asciugacapelli" ribadito da Evra nel suo racconto, si riferisce ad episodi diventati patrimoni degli aneddoti calcistici più famosi. E' il cosiddetto "hairdryer traitment", così nominato da tabloid e giocatori: praticamente Ferguson prendeva un giocatore e gli strillava talmente forte in faccia, da asciugargli i capelli bagnati. "Il problema per me era se un giocatore mi rispondeva a tono" ha raccontato una volta lo stesso Ferguson. "Poi tutti i giocatori hanno capito che era meglio non rispondermi… Spesso il mio staff mi diceva di aspettare fino a lunedì per parlare con i giocatori ma dicevo che non potevo aspettare fino a lunedì. Così, il sabato dopo la partita, dicevo loro esattamente come mi sentivo, dicevo solamente la verità. E la verità funziona". Davvero: 38 trofei vinti nei suoi 26 anni alla guida dell'Old Trafford, tra cui 13 Premier League, cinque FA Cup e due Champions League.

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