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Dele Alli non gioca da 14 mesi ma ha un obiettivo: “Il mio telefono suona ogni giorno alle 11”

Ogni giorno il telefono di Dele Alli gli ricorda qual è il suo obiettivo per il futuro: “Sogno i Mondiali 2026, vedo la luce alla fine del tunnel”
A cura di Ada Cotugno
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Dele Alli sogna di riprendersi la scena in fretta e di puntare subito a grandi obiettivi. L'ex stellina del Tottenham ha attraversato un periodo molto duro e da quattordici mesi è fermo a causa di un infortunio che non gli vieta di pianificare i prossimi passi da compiere. Ospite nel salotto do SkySports l'inglese ha sbalordito tutti quando ha parlato del futuro e soprattutto dei Mondiali 2026 che non vuole assolutamente perdere.

Le sue parole hanno fatto il giro del mondo: Dele Alli lavora ogni giorno per tornare in campo il prima possibile, trovare un nuovo contratto e giocare da protagonista la Coppa del Mondo con l'Inghilterra. Un obiettivo che non esce mai dalla sua testa: "Ho un promemoria sul telefono ogni giorno alle 11:00: il Mondiale 2026. La gente dirà ‘non gioca da un anno', ma questo è il mio obiettivo. So qual è il mio livello ".

Il suo telefono squilla ogni giorno a un'ora esatta per ricordargli ciò che potrebbe accadere in futuro. Ma intanto il prossimo passo è quello di riuscire a strappare un nuovo contratto all'Everton oppure trovare un'altra sistemazione: alla fine di questa stagione il suo accordo con i toffees scadrà e per il momento non ha ancora novità su ciò che lo attenderà dopo.

Gli ultimi due anni di Dele Alli sono stati caratterizzati da troppi alti e bassi, con l'esperienza fallimentare al Besiktas e il ritorno in Inghilterra segnato da un orrendo infortunio. Il giocatore ha spiegato il calvario che sta vivendo: "Ho dovuto essere paziente. È stata una strada lunga, con molti alti e bassi, ma mi ha aiutato a crescere ancora di più come giocatore e come persona. Devo canalizzare il dolore, l'infortunio può aiutarmi a crescere".

L'inglese però ha voluto chiarire che il motivo del suo allontanamento dal calcio è legato esclusivamente all'infortunio che non gli ha dato tregua per circa 14 mesi:"È stato semplicemente un problema fisico, qualcosa che spero di superare. Vedo la luce alla fine del tunnel".

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